3I ATLAS: L'ESA svela la rotta dell'enigmatico viaggiatore interstellare

La sonda ExoMars TGO traccia con precisione la traiettoria della cometa, aprendo nuove frontiere per lo studio dei corpi celesti provenienti da altri sistemi solari

3I ATLAS: L'ESA svela la rotta dell'enigmatico viaggiatore interstellare

La cometa interstellare 3I/ATLAS, fin dal suo primo avvistamento a luglio, ha subito catturato l'attenzione della comunità scientifica. Si tratta solo del terzo oggetto di questo tipo mai identificato, un visitatore proveniente dallo spazio profondo, al di fuori dei confini del nostro Sistema Solare. Le sue code peculiari hanno alimentato la curiosità, con alcune teorie, poi smentite, che ipotizzavano persino una natura artificiale.

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha compiuto un passo significativo nella comprensione di questo corpo celeste, implementando una strategia innovativa per tracciarne la traiettoria. La sonda ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO), in orbita attorno a Marte, è stata trasformata in un osservatorio privilegiato. Fino a settembre, i dati sulla traiettoria di 3I/ATLAS provenivano esclusivamente da telescopi terrestri. Tuttavia, tra il 1 e il 7 ottobre, la sonda TGO ha puntato i suoi strumenti verso la cometa, mentre questa transitava a circa 29 milioni di chilometri dal Pianeta Rosso.

Grazie a questa posizione privilegiata, dieci volte più vicina alla cometa rispetto agli osservatori terrestri, la sonda ha permesso una triangolazione dei dati che ha migliorato la precisione del tracciamento di un fattore dieci. Questa operazione ha richiesto una notevole sfida tecnica, con il riorientamento della fotocamera CaSSIS, abitualmente utilizzata per mappare la superficie marziana ad alta risoluzione.

Ora sappiamo con maggiore certezza che la cometa 3I/ATLAS viaggia a una velocità straordinaria di 250.000 km/h e si sta allontanando dal nostro Sistema Solare. La precisione migliorata nella misurazione della sua traiettoria consente agli astronomi di puntare i loro strumenti con maggiore accuratezza, aumentando le opportunità di studio dettagliato.

Questo successo rappresenta un primato storico: per la prima volta, misurazioni astrometriche ottenute da un veicolo spaziale in orbita attorno a un altro pianeta sono state ufficialmente accettate nel database del Minor Planet Center, l'organismo internazionale che raccoglie le osservazioni dei corpi minori del sistema solare. Questo risultato apre nuove prospettive per l'utilizzo di missioni spaziali come strumenti di osservazione astronomica, complementari ai telescopi terrestri.

Anche se 3I/ATLAS non rappresenta una minaccia per la Terra, questa operazione dimostra l'importanza di utilizzare veicoli spaziali per triangolare la posizione di oggetti celesti. Tale capacità potrebbe rivelarsi cruciale per identificare e tracciare asteroidi o comete potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. La collaborazione tra diverse missioni spaziali e osservatori terrestri è fondamentale per la difesa planetaria.

Attualmente, la missione Jupiter Icy Moons Explorer (Juice) sta osservando la cometa nella sua fase post-perielio, con i dati attesi per febbraio 2026. Questi dati forniranno ulteriori informazioni sulla composizione e il comportamento della cometa mentre si allontana dal Sole. L'ESA sta anche preparando future missioni, come Neomir, dedicata alla sorveglianza degli asteroidi nascosti dal bagliore solare, e Comet Interceptor, che potrebbe permetterci di visitare da vicino uno di questi affascinanti viaggiatori interstellari.

La missione Comet Interceptor, in particolare, rappresenta un ambizioso progetto per intercettare una cometa interstellare ancora non scoperta. La sonda sarà dotata di strumenti avanzati per analizzare la composizione chimica e la struttura della cometa, fornendo dati preziosi sulla formazione e l'evoluzione dei sistemi planetari al di fuori del nostro. Questa missione potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dell'universo e delle origini della vita.

In sintesi, il tracciamento di 3I/ATLAS da parte dell'ESA rappresenta un importante passo avanti nella ricerca astronomica e nella difesa planetaria. L'utilizzo di sonde spaziali come osservatori privilegiati apre nuove possibilità per lo studio dei corpi celesti, sia all'interno che all'esterno del nostro Sistema Solare. Le future missioni dell'ESA promettono di svelare ulteriori segreti dell'universo e di proteggere il nostro pianeta da potenziali minacce.

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Pubblicato Giovedì, 20 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 20 Novembre 2025

Marco P.

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Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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