Una delle caratteristiche distintive delle piattaforme Apple iOS è la loro profonda integrazione con i MacBook, un aspetto non sorprendente dato che entrambe le piattaforme vengono sviluppate dalla stessa azienda. Mentre esistono soluzioni che consentono di collegare smartphone Android a computer con Windows, queste non raggiungono lo stesso livello di integrazione, in gran parte perché sviluppate da società diverse. Recentemente, sia Google che Microsoft hanno iniziato a lavorare per colmare questo divario.
Nell'ecosistema di Apple, la funzione Handoff permette agli utenti di iniziare a utilizzare un'applicazione su un dispositivo e continuare su un altro senza interruzioni. Al momento, Google non offre un'analoga funzione per Android, ma sta attivamente lavorando per introdurla. Questo rappresenterebbe una parte dei più ampi sforzi di Google nel portare Android su PC Windows, migliorando l'efficienza e la continuità tra i diversi dispositivi.
Attualmente, molti dettagli sull'implementazione di questa funzione su Android rimangono sconosciuti. Tuttavia, le recenti aggiunte nei codici di sviluppo suggeriscono che Google sta progettando qualcosa di simile alla funzione Handoff di Apple. Con l'evoluzione di Android 16, Google ha incluso un nuovo codice per una funzione che potrebbe essere chiamata "Continuità delle Attività", un segnale chiaro di un intento serio verso una più profonda integrazione.
Portare a termine questo progetto non è semplice, poiché richiederebbe una stretta collaborazione tra Microsoft e Google in aree dove i loro interessi commerciali potrebbero sovrapporsi. Microsoft ha tentato di costruire un sistema per la continuità delle attività, ma senza il diretto coinvolgimento di Google, sono sorte alcune limitazioni nelle possibilità offerte agli utenti e agli sviluppatori.
Attualmente, l'integrazione di Microsoft permette di riprendere compiti iniziati su un dispositivo Android su un PC Windows, ma non viceversa. Questa limitazione è dovuta al fatto che Microsoft non ha accesso alle notifiche di ripresa delle attività a livello di sistema operativo su Android. Ciò lascia ai produttori di smartphone Android il compito di implementare singolarmente questa funzionalità, creando ulteriori complicazioni.
Per gli sviluppatori, le sfide non sono da meno. Per supportare la funzione Handoff, devono integrare un SDK Windows specifico nelle versioni delle loro applicazioni per Windows, che molti non hanno ancora a disposizione, richiedendo sforzi significativi per una tecnologia disponibile solo a pochi utenti.
Google potrebbe risolvere molti di questi problemi unificando Chrome OS e Android in un'unica piattaforma operativa per PC. Avendo il controllo completo del sistema, Google potrebbe integrare la funzione Handoff nel cuore della piattaforma stessa, offrendo agli sviluppatori Android un API unico e standardizzato per garantire una compatibilità ampia e coerente. Tuttavia, permangono problematiche di frammentazione, poiché Google concede molta libertà ai produttori di smartphone nella personalizzazione delle interfacce utente.
La funzione Handoff su Android potrebbe permettere agli utenti di trasferire senza soluzione di continuità lo stato di un'applicazione da un dispositivo Android a un altro. Un dispositivo, durante l'interazione, mostrarà un'indicazione dello stato di un'app aperta su un altro dispositivo vicino. Quando l'utente seleziona questa notifica, il sistema attiverà un trasferimento che ripristinerà lo stato dell'applicazione sull'altro dispositivo.
A livello tecnico, la funzione Handoff si basa su tre componenti chiave: un framework di sistema che determina quali attività delle applicazioni possono essere trasferite tra dispositivi e raccoglie i dati necessari per ricrearle; uno strumento di connessione che scopre e gestisce le richieste di trasferimento applicazioni a dispositivi vicini; infine, un componente dell'interfaccia utente che consente alle barre degli strumenti di mostrare notifiche di applicazioni remote su dispositivi locali.
Tuttavia, i codici scoperti suggeriscono che attualmente la funzione gestisce solo il trasferimento di dati da un dispositivo remoto a quello locale, e non viceversa. Ciò indica che, per ora, la funzione non supporta una completa continuità di interazione tra dispositivi come PC, smartphone e tablet, ma future implementazioni potrebbero estenderne le capacità.