Un team di scienziati britannici ha recentemente utilizzato sofisticati sistemi di intelligenza artificiale per identificare due ingressi precedentemente sconosciuti a cavità sotterranee sulla superficie della Luna. Queste scoperte potrebbero giocare un ruolo cruciale nelle future missioni spaziali, fornendo potenziali rifugi per gli esseri umani in condizioni ambientali estreme.
Le immagini utilizzate per le analisi provenivano dall'immenso archivio di dati della NASA. Il Dr. Daniel Le Corre della University of Kent ha esaminato circa lo 0,3% della superficie lunare per identificare i due nuovi ingressi. Uno di questi, situato nei pressi del suddetto cratere nella regione dei colli Marius, è particolarmente promettente a causa della possibilità di trovarvi tubi di lava. L'altro ingresso, localizzato vicino al Polo Nord Lunare, potrebbe essere una preziosa risorsa d'acqua, fondamentale per la sopravvivenza umana.
Il modello di AI utilizzato, denominato Essa (Entrances to Sub-Surface Areas), prende il nome dalla città natale di Le Corre, Saltash, e si è dimostrato eccezionalmente efficace nell'analizzare rapidamente e con precisione grandi volumi di dati spaziali. Essa è in grado di individuar forme caratteristiche associante ai crateri, impiegando una velocità irraggiungibile attraverso metodologie manuali. Secondo Le Corre, questa tecnologia spalanca nuove prospettive per le strategie future di esplorazione spaziale.
La straordinarietà degli ingressi individuati suggerisce che possano essere collegati a una rete di caverne sotterranee, capaci di offrire rifugio dall'irradiamento nocivo dello spazio esterno e dagli impatti di micrometeoriti. In aggiunta, la possibilità di nascondigli d'acqua sotto forma di ghiaccio aumenterebbe ancora di più il loro potenziale come sedi per basi lunari.
Le prospettive aperte da questa scoperta non si limitano al nostro satellite naturale. I ricercatori ipotizzano che metodologie simili possano essere applicate ai dati del pianeta Marte, aprendo nuovi scenari anche per la colonizzazione del pianeta rosso. L'uso di una tecnologia avanzata come l'intelligenza artificiale rappresenta non solo un potenziamento delle capacità di ricerca spaziale, ma anche un salto di qualità in termini di sicurezza e fattibilità delle future missioni umane al di fuori della Terra.