Prima di procedere
Il 3 ottobre, sotto la guida del presidente Marco Marsilio, la Giunta regionale dell'Abruzzo ha segnato un punto di svolta nell'affrontare il tema del gioco d'azzardo patologico (GAP). Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le dipendenze non chimiche, un problema sempre più pressante nella società moderna. L'aumento della dipendenza da gioco non si limita infatti alla sua diffusione esponenziale, ma si manifesta anche con effetti devastanti sulla vita degli individui e delle loro famiglie, complicando relazioni e situazioni economiche.
L'annuncio è stato accompagnato da una dettagliata presentazione dell'assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, che ha delineato un piano articolato su tre assi strategici fondamentali. Il primo asse si concentra su un'ampia azione di prevenzione, studiata per ridurre l'incidenza del gioco d'azzardo patologico mediante campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti, dai giovani alle famiglie, nonché attraverso programmi di formazione mirati per gli operatori sanitari e scolastici. Si prevede un uso strategico dei media tradizionali e delle nuove tecnologie, per garantire che il messaggio di prevenzione raggiunga in modo capillare l'intera comunità.
Il secondo cardine del piano si focalizza sulla cura. L'idea è di potenziare le strutture sanitarie regionali per ridurre i tempi di attesa nei percorsi terapeutici, assicurando un approccio multidisciplinare che comprenda supporto psicologico, assistenza sociale, e terapie mediche dedicate a gestire al meglio il GAP. L'obiettivo è fornire un sistema di supporto robusto, capace di accogliere e trattare in maniera esaustiva chi è affetto da questa problematica.
Infine, il terzo asse è dedicato alla riabilitazione e al reinserimento sociale e lavorativo di chi ha superato la dipendenza. Questo aspetto è reso possibile grazie alla collaborazione con il terzo settore, le associazioni e i gruppi di volontariato, che rappresentano una colonna portante per il recupero della coesione sociale. È un processo che va oltre il singolo individuo, mirando a una rinascita collettiva che coinvolge tutta la comunità.
Un elemento chiave di questo piano è il coordinamento istituzionale che si intende realizzare tra la Regione, le ASL, i comuni e le scuole. I Dipartimenti di Salute Mentale saranno parte dell'alleanza, lavorando fianco a fianco con i Servizi per le Dipendenze e le organizzazioni del privato sociale per ampliare l'efficacia degli interventi. Il Piano GAP 2025 introduce anche strumenti di monitoraggio e valutazione che garantiscono la trasparenza nell'uso delle risorse e consentono di misurare con precisione l'impatto delle iniziative.
Le azioni previste avranno il sostegno di fondi nazionali specifici e del bilancio sanitario regionale, assicurando la sostenibilità e la continuità necessarie per ottenere un cambiamento duraturo. In un'era in cui le dipendenze, anche quelle non legate a sostanze, rappresentano una delle sfide più ardue da fronteggiare, il Piano GAP 2025 si distingue come un modello potenzialmente replicabile a livello nazionale, mostrando l'impegno dell'Abruzzo nelle risposte innovative alle sfide contemporanee. Questo piano indica una via verso un futuro più sano e consapevole per le prossime generazioni, gettando le basi per una comunità più forte e coesa.
