Un casinò è responsabile di omessa segnalazione di operazioni sospette se non segnala condotte dei clienti che mostrano chiari segni di anomalia. La Cassazione ha confermato gli obblighi antiriciclaggio degli operatori del settore dei giochi, sostenendo la decisione della Corte d'Appello e del Tribunale di Roma.
Un ricorso presentato da un casinò e dal suo responsabile per evitare una sanzione del MEF legata all'omessa segnalazione di operazioni sospette è stato rigettato. I ricorrenti affermavano di aver rispettato gli obblighi di identificazione dei clienti verificando i documenti di identità all'ingresso e attuando misure precauzionali generali. Tuttavia, la Corte d'Appello ha ritenuto che le norme richiedano un monitoraggio costante del comportamento complessivo del cliente. Nel caso specifico, osservando il cliente, si sarebbero potute notare anomalie come un volume di gioco molto elevato, l'uso di assegni circolari da diverse banche e una presenza frequente e duratura nel casinò. Pertanto, esistevano tutte le condizioni per l'obbligo di segnalazione.
La Cassazione ha stabilito che l'obbligo di segnalazione deriva dall'operazione stessa e non richiede la certezza di un reato o della finalità di riciclaggio dell’operazione.
Fonte: agimeg.it