Il fenomeno del Chasing nel disturbo da gioco d'azzardo

Il fenomeno del Chasing nel disturbo da gioco d'azzardo

Analisi e strategie per rompere il ciclo compulsivo

Il chasing, noto anche come inseguimento delle perdite, è uno dei comportamenti più rappresentativi e problematici del Disturbo da Gioco d'Azzardo (DGA). Si tratta di un comportamento compulsivo che spinge il giocatore a continuare a scommettere nel tentativo di recuperare il denaro perso. Questo ciclo alimenta il disturbo, rendendo estremamente difficile per la persona interrompere la spirale autodistruttiva.

Chasing delle perdite e delle vincite: due facce della stessa medaglia

Il chasing non si limita al recupero delle perdite. Esiste infatti anche il chasing delle vincite, un fenomeno meno noto ma altrettanto dannoso. In questo caso, il giocatore continua a scommettere dopo una serie di vittorie, nella speranza di incrementare ulteriormente i guadagni. Paradossalmente, questa ricerca di un “colpo fortunato” porta spesso a nuove perdite. Questa dinamica evidenzia la natura compulsiva del comportamento, che va oltre il semplice desiderio di recuperare denaro, trasformandosi in un tentativo irrazionale di "controllare" il gioco o addirittura di "batterlo".

Il ruolo del craving nel chasing

Alla base del chasing vi è spesso il craving, un desiderio intenso e incontrollabile di giocare. Questo desiderio può essere innescato da:

  • Emozioni negative, come ansia, stress o frustrazione, che il giocatore cerca di alleviare attraverso il gioco.
  • Esperienze positive, come una recente vincita, che alimentano l’euforia e spingono il giocatore a continuare, nella speranza di ripetere l’esperienza.

Il craving crea un circolo vizioso: la persona gioca per recuperare o per replicare l’emozione di una vincita, ma finisce per prolungare e intensificare il comportamento problematico.

Fattori individuali e vulnerabilità

Studi condotti da Buelow e Suhr evidenziano come i tratti della personalità e le differenze individuali influenzino i processi decisionali legati al gioco d'azzardo. Questo spiega perché alcune persone siano più vulnerabili al chasing rispetto ad altre. Tali scoperte evidenziano l'importanza di approcci terapeutici personalizzati che tengano conto delle caratteristiche specifiche di ogni individuo, migliorando così l'efficacia dell'intervento.


Modelli teorici e interventi terapeutici

Modelli come quello proposto da Blaszczynski e Nower, uniti alle ricerche di esperti come Breen e Zuckerman, offrono spunti fondamentali per comprendere il chasing e i meccanismi che lo alimentano. Questi studi suggeriscono che interventi mirati sul craving, sulla gestione delle emozioni e sui processi decisionali possano essere determinanti nel fermare il ciclo del chasing.

Gli interventi terapeutici più efficaci includono:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): per modificare i pensieri disfunzionali legati al gioco.
  • Mindfulness e gestione dello stress: per ridurre il craving e promuovere una migliore regolazione emotiva.
  • Approcci personalizzati: che prendono in considerazione i tratti specifici del giocatore, migliorando l'efficacia dell'intervento.
Il primo passo: riconoscere il problema


Il chasing rappresenta un fenomeno complesso che richiede un approccio multidisciplinare. Riconoscere i segnali del problema e cercare supporto professionale sono passi fondamentali per evitare danni a lungo termine alla salute e migliorare la qualità della vita.

Per supporto anonimo e gratuito, è possibile rivolgersi a enti specializzati come Ingrado – Servizi per le dipendenze (www.ingrado.ch). Interrompere il ciclo del chasing è possibile: il controllo può essere riconquistato, una scommessa alla volta.


Marco P.

Marco P.

Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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