Un'agenzia di scommesse si trova al centro di una vicenda legale dopo aver ricevuto una sanzione di 300 euro dalla Polizia Municipale. Il motivo della multa risiede nell'installazione di vetrofanie, tra cui la dicitura “Scommesse sportive” e l'avviso regolamentare “Vietato l’ingresso ai minori di 18 anni”, giudicate come pubblicità non autorizzata. La questione è esplosa dopo che il Comune, detentore delle competenze sulla strada dove si affaccia l'attività, ha contestato la mancanza dei dovuti permessi per l'esposizione delle insegne.
In aggiunta alla sanzione amministrativa, è stata chiesta la rimozione immediata del materiale pubblicitario, con un termine fissato a dieci giorni per il ripristino dello stato originale del luogo. La vicenda si complica ulteriormente con l'annuncio del titolare dell’agenzia di scommesse, che ha dichiarato l'intenzione di presentare un ricorso al Giudice di Pace. In sua difesa, ha sostenuto che la proprietà della strada è parzialmente privata e parzialmente sottoposta alla competenza dell'autostrada, asserendo inoltre di non aver ricevuto alcun avviso preliminare né alcun sopralluogo ufficiale da parte delle autorità competenti.
La questione delle vetrofanie ha aperto un dibattito anche in merito all'esposizione del cartello di divieto ai minori, previsto per legge. L’esercente ha sottolineato che questa informazione rispetta la normativa vigente e risulta autorizzata da regolare licenza, emessa dalla Questura secondo le linee guida fissate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nonostante l’obbligatorietà di tale informazione, la sanzione è stata estesa a tutto il materiale esposto, sollevando dubbi e perplessità circa la pertinenza delle disposizioni attuate.
Il caso ha scatenato un acceso dibattito tra commercianti e autorità locali sulla libertà di esposizione e sul marketing dei giochi di scommesse, un settore già sotto stretta sorveglianza a causa delle normative restrittive in materia di promozione pubblicitaria. La questione sottolinea quanto sia cruciale l'interpretazione delle leggi applicabili in contesti dove la proprietà delle vie pubbliche e private si intreccia, creando spesso ambiguità e scontri legali. In attesa delle decisioni degli organi di giustizia, molti occhi restano puntati su questa controversia, che potrebbe rappresentare un precedente significativo sulla gestione delle insegne pubblicitarie.