Il 25 maggio 2025, un'inchiesta del giornale maltese The Shift ha rivelato la controversa persistenza di una rete criminale nel settore del gioco d'azzardo illegale a Malta. Nonostante l'attenzione delle autorità su questo fenomeno da diversi anni, il sistema di scommesse clandestine e lotterie non autorizzate è riuscito a generare milioni di euro senza che venissero intrapresi provvedimenti concreti. I guadagni illeciti si manifestano anche in stili di vita sfarzosi e acquisizioni di immobili di lusso.
Tutto ebbe inizio nel 2020, quando l'Unità di analisi dell'intelligence finanziaria (FIAU) si immerse nell'inchiesta mentre un noto intermediario, legato all'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, veniva arrestato. Sebbene la FIAU avesse trasmesso i dati raccolti alla polizia, in particolare al Financial Crimes and Investigations Department (FCID), le azioni legali non si sono ancora concretizzate.
Le accuse centrali racchiudono il riciclaggio di denaro illecito attraverso attività di facciata e società immobiliari, destinate a legittimare capitali di origine sconosciuta. È stato riferito che un imprenditore, autodefinitosi "creatore digitale", ha accentrato la gestione di un sistema di betting non regolamentato, operando da un locale vicino alla stazione di polizia di Żejtun e da una villa lussuosa situata in una zona ODZ (fuori dai limiti edificabili).
Nel contesto di tale rete criminale, le scommesse vengono principalmente raccolte in contanti, con ricevute rilasciate ai giocatori mediante un sistema ampiamente al di fuori delle normative ufficiali. I punti di raccolta spaziano tra bar, club e abitazioni private, specialmente nel sud dell'isola.
La FIAU ha meticolosamente documentato le operazioni illegali e i file, già in possesso della polizia da oltre un anno, illustrano dettagliatamente le transazioni immobiliari di valore milionario e i collegamenti fra i soggetti interessati. Nonostante l'allarmante quadro dipinto dalle accuse, le forze dell'ordine non hanno ancora fornito spiegazioni sul mancato intervento. Interpellati da The Shift, né il commissario di polizia né il capo della sezione reati finanziari hanno rilasciato commenti, limitandosi a rispondere che la polizia non è "in grado di confermare né smentire tali informazioni", poiché esse sono classificate.
L'inchiesta pubblicata da The Shift solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza istituzionale e sull'apparente inerzia nel combattere il crimine economico organizzato, specialmente in un ambito ad alto rischio come il gioco d'azzardo non regolamentato. Se confermate, queste rivelazioni potrebbero esporre le vulnerabilità della macchina statale nel contrastare fenomeni illegali che minano la legalità e la sicurezza economica dell'intera nazione. La situazione evidenziata punta i riflettori sulla necessità di un intervento più incisivo per garantire ordine e giustizia, con l'obiettivo non solo di smantellare le reti criminali, ma anche di ripristinare la fiducia del pubblico nelle istituzioni.