Nel contesto degli Stati Generali convocati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il tema del gioco responsabile è stato al centro delle riflessioni. In particolare, Matteo Caroli, il Presidente della Fondazione FAIR, ha esposto le sue considerazioni su come rendere il sistema di gioco più scientifico, sostenibile e inclusivo. In apertura, Caroli ha ringraziato Roberto Alesse e Mario Lollobrigida, rispettivamente direttore dell'Agenzia e direttore Giochi, per l'invito, sottolineando la missione della sua Fondazione: generare studi approfonditi su dinamiche e tendenze del settore.
Secondo Caroli, la Fondazione FAIR, attiva da oltre un anno, si pone il compito di guidare il dibattito pubblico con analisi dettagliate, supportando la costruzione di politiche pubbliche informate. Nel suo intervento, ha accolto positivamente i dati presentati da Lollobrigida che mostrano un ridotto tasso di giocatori problematici in proporzione, invitando però a non trascurare quel numero assoluto che comunque evidenzia una significativa fascia vulnerabile. “L’obiettivo è rendere il gioco sostenibile per tutti”, ha affermato. Questa visione implica l'adozione di strategie preventive e il pieno supporto ai giocatori problematici, senza però limitare chi gioca responsabilmente.
Prevenzione è la parola chiave, secondo Caroli, per garantire un sistema di gioco sicuro ed equo. Attraverso l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e l'analisi predittiva, è possibile intervenire tempestivamente, offrendo sostegno ai giocatori e promuovendo decisioni consapevoli. Caroli ha evidenziato l'importanza di un approccio olistico che integri soluzioni tecniche, normative, comunicative e culturali. Tuttavia, ha posto l'accento sul problema del gioco illegale: la convivenza di un sistema parallelo che non rispetta le regole mina gli sforzi degli operatori legali. “È necessario combattere l'illegalità per mantenere efficace e motivata la protezione degli utenti”, ha affermato.
La via proposta da Caroli per la tutela del giocatore procede attraverso la creazione di un'alleanza tra istituzioni, concessionari e società civile. Solo attraverso una condivisione sinergica di dati, responsabilità e strumenti sarà possibile consolidare un modello di gioco sicuro, regolato e trasparente. Per Caroli, il gioco non è una realtà da scoraggiare, ma da comprendere e gestire. “Occorre investire continuamente in ricerca e consapevolezza, con una visione che unisca la sostenibilità economica alla responsabilità sociale”, ha concluso. Così facendo, non solo si proteggeranno i giocatori più fragili, ma si costruirà un futuro del gioco che è equo e benefico per tutta la società.
Foto e Fonte: Jamma.it