Il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, conferma un trend ormai consolidato: il gioco del Lotto rappresenta una fonte stabile e rilevante di entrate per lo Stato. Nella Sezione II, dedicata all’analisi delle tendenze della finanza pubblica, si sottolinea come i proventi derivanti dal Lotto abbiano contribuito in modo significativo all’incremento delle entrate correnti, rafforzando in particolare le finanze delle Amministrazioni centrali.
Il documento, presentato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, delinea la strategia di medio termine per la gestione dei conti pubblici. Obiettivo dichiarato: garantire la sostenibilità del debito pubblico attraverso una gestione attenta della spesa e l’introduzione di un Piano Strutturale di Bilancio quinquennale, in linea con le nuove direttive europee.
Nel 2024, le entrate correnti hanno registrato un incremento di oltre 52 miliardi di euro (+5,3%), così distribuito:
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+39,7 miliardi da tributi (+6,5%)
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+8 miliardi da contributi sociali (+3,1%)
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+732 milioni da trasferimenti correnti delle famiglie, di cui circa 700 milioni derivanti dalle maggiori riscossioni legate al gioco del Lotto.
Questo dato dimostra il contributo concreto del comparto giochi al bilancio statale.
Come vengono utilizzati i proventi del Lotto?
Il DFP 2025 chiarisce che le entrate derivanti dal Lotto non restano isolate, ma svolgono un ruolo attivo nel rafforzamento della finanza pubblica. Anche se il documento non entra nei dettagli delle singole voci di spesa, si evidenzia che queste risorse:
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Sostengono la spesa pubblica generale, assicurando fondi per i servizi essenziali;
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Aiutano a coprire il fabbisogno di entrate, in un contesto di consolidamento dei conti;
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Finanziano misure economiche e sociali inserite nella strategia di medio termine del governo.
Il Lotto si conferma quindi non solo come fenomeno culturale e sociale, ma come strumento concreto di sostegno alla macchina statale.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il DFP 2025 sarà ora esaminato dal Parlamento, per poi essere trasmesso alla Commissione Europea entro fine aprile, secondo le scadenze previste dal coordinamento economico dell’Unione Europea.
Fonte: Jamma.tv