In una giornata che potrebbe segnare il destino di Milano e del suo storico stadio, il consiglio comunale del capoluogo lombardo si riunisce oggi per dibattere e votare sulla proposta di vendita del San Siro ai due principali club calcistici della città, ovvero Inter e Milan. L'offerta sul piatto è di 197 milioni di euro, ma la delibera scade domani, quindi il tempo per prendere una decisione è ormai agli sgoccioli.
L'incontro, fissato per le 16:30, potrebbe protrarsi fino a notte inoltrata. Il contesto è complesso a causa della necessità di due ulteriori voti favorevoli per raggiungere la maggioranza richiesta. Inoltre, i quattro consiglieri di Forza Italia hanno già dichiarato la loro intenzione di astenersi dal voto. L'astensione strategica riduce il numero legale per la maggioranza, portandolo da 25 a 24 voti, avvicinando così l'approvazione della delibera.
Se il voto non dovesse risultare favorevole, i due club potrebbero dover cercare alternative al di fuori di Milano. Tra le opzioni, l'Inter ha considerato l'area di Rozzano, mentre il Milan ha già iniziato a investire su San Donato. Altre possibilità includono la creazione di un unico stadio condiviso dalle due squadre.
Alessandro Sorte, coordinatore di Forza Italia in Lombardia, ha spiegato la scelta di astensione del partito. Secondo Sorte, la delibera presenta numerose criticità e difetti di redazione. Tuttavia, riconosce anche l'importanza storica del San Siro e il suo valore per lo sviluppo futuro di Milano. Sorte evidenzia come la questione non riguardi solo lo sport, ma anche un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, che potrebbe significare nuovi posti di lavoro e un rilancio economico per la città. Forza Italia, dichiara Sorte, non voterà contro, al fine di non ostacolare il progresso di Milano.
Nel frattempo, un cambiamento si è verificato nella maggioranza di centrosinistra: la consigliera del Partito Democratico, Monica Romano, ha dichiarato il suo supporto alla delibera, promettendo un voto favorevole. Resta ancora un’incognita il voto del capogruppo della Lista Beppe Sala sindaco, Marco Fumagalli, che non ha ancora reso noto la sua posizione.
L'odierno dibattito sarà cruciale per il futuro assetto urbano e sportivo di Milano, poiché la realizzazione di un nuovo stadio potrebbe fare da catalizzatore per una più vasta rigenerazione urbana, allineando la città con le infrastrutture sportive presenti in altre grandi metropoli europee. Con questo voto, Milano si pone di fronte a una scelta storica, che deciderà non solo la sorte dell’iconico stadio, ma anche quella dell'intera città.