Prima di procedere
La startup giapponese Rapidus, impegnata a realizzare la produzione di chip a 2nm in Giappone entro il 2027, sta esplorando ogni possibile fonte di finanziamento, ad eccezione di un'offerta pubblica iniziale. Il numero di azionisti esistenti è destinato a crescere fino a circa 30, includendo nomi come Kyocera, Canon e Honda Motor. L'obiettivo è raccogliere capitali per la produzione di chip a 2nm coinvolgendo attivamente l'intera comunità economica giapponese.
Secondo quanto riportato da Nikkei Asian Review, anche gli attuali azionisti, tra cui Sony Group, effettueranno ulteriori investimenti in Rapidus. Entro la fine di marzo, la società prevede di raccogliere gli 834 milioni di dollari aggiuntivi necessari per l'anno fiscale in corso. Tra i nuovi azionisti di Rapidus figurano fornitori di attrezzature e materiali per la produzione di chip come Canon, Kyocera, Fujifilm Holdings e Ushio. Coinvolti anche investitori provenienti da settori non strettamente legati all'industria dei semiconduttori, come Honda Motor e la società di logistica Nippon Express Holdings.
Gli accordi formali con ciascuno dei nuovi investitori saranno finalizzati entro la fine del mese corrente, con l'obiettivo di ricevere i fondi entro marzo. L'investimento di ciascuna azienda varia da 3,2 milioni a 128 milioni di dollari. Le negoziazioni con alcuni potenziali investitori sono ancora in corso e il loro numero e composizione potrebbero variare entro la fine del mese. Il settore finanziario giapponese continua a mostrare un atteggiamento cauto nei confronti degli investimenti in Rapidus, con le banche locali che prevedono di investire complessivamente non più di 160 miliardi di dollari nel capitale del produttore di chip. Tuttavia, le banche giapponesi si dichiarano pronte a fornire prestiti per circa 12,8 miliardi di dollari in prossimità dell'avvio della produzione di chip a 2nm da parte di Rapidus.
Nella fase iniziale, un piccolo gruppo di otto azionisti di Rapidus ha investito non più di 47 milioni di dollari nel capitale della società nel 2022. Tra questi figuravano SoftBank, NTT, NEC e Toyota Motor. Le trattative attive con gli investitori per nuovi investimenti sono in corso dall'estate del 2024. Entro l'inizio del prossimo decennio, Rapidus prevede di raccogliere circa 45 miliardi di dollari, di cui circa 6,5 miliardi di dollari saranno forniti dallo stato giapponese sotto forma di sussidi entro marzo 2028, con un importo totale di sussidi che raggiungerà i 18,6 miliardi di dollari. Rapidus prevede di avviare la produzione in serie di chip a 2nm nel 2027.
L'aumento del numero di azionisti di Rapidus incrementa le probabilità che la società ottenga un volume di fondi sufficiente per realizzare i suoi progetti. Tuttavia, la necessità di tenere conto degli interessi di tutti gli azionisti aumenta significativamente la burocrazia nel processo decisionale. L'iniziativa di Rapidus rappresenta una pietra miliare cruciale per il futuro dell'industria dei semiconduttori in Giappone, un settore che ha visto una diminuzione della sua quota di mercato globale negli ultimi decenni. Il successo di Rapidus non solo riporterebbe il Giappone all'avanguardia nella produzione di chip avanzati, ma rafforzerebbe anche la sicurezza economica del paese, riducendo la dipendenza dalle importazioni di semiconduttori. La diversificazione degli investitori, che include sia aziende tecnologiche consolidate che nuovi attori provenienti da settori diversi, sottolinea l'importanza strategica del progetto per l'economia giapponese nel suo complesso. La sfida per Rapidus sarà ora quella di bilanciare le esigenze dei diversi stakeholder, mantenendo al contempo un focusClear e una governance agile per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi tecnologici e di produzione.
