Apple ha recentemente aggiornato il suo accordo di licenza con gli sviluppatori, introducendo una clausola che le consente di recuperare commissioni non pagate e altri oneri direttamente dalle microtransazioni effettuate per conto degli sviluppatori. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni e interrogativi sulla flessibilità e l'autonomia degli sviluppatori che operano all'interno dell'ecosistema Apple.
In sostanza, la nuova politica permette ad Apple di detrarre commissioni e altri addebiti dovuti da eventuali pagamenti che transitano attraverso i suoi sistemi, inclusi quelli derivanti dalla vendita di app, beni digitali, servizi o abbonamenti. Questo significa che se uno sviluppatore, operante in una regione dove sono permesse alternative ai sistemi di pagamento di Apple (come l'UE, gli USA e il Giappone), sottostima i propri guadagni o non dichiara correttamente le entrate derivanti da sistemi di pagamento terzi, Apple si riserva il diritto di prelevare la somma ritenuta dovuta. L'azienda potrà farlo "in qualsiasi momento" e "periodicamente", potenzialmente cogliendo di sorpresa gli sviluppatori con addebiti inattesi.
La modifica contrattuale riguarda in particolare gli sviluppatori che, in base alle leggi locali, possono utilizzare sistemi di pagamento alternativi. In questi casi, gli sviluppatori sono tenuti a comunicare ad Apple i pagamenti elaborati tramite questi sistemi e a versare le commissioni dovute. La nuova clausola permette ad Apple di intervenire direttamente se ritiene che uno sviluppatore abbia sottostimato le proprie entrate.
La compagnia si riserva il diritto di rivalersi su qualsiasi società affiliata, controllante o controllata associata all'account in questione. Ciò significa che i fondi potrebbero essere trattenuti dalle entrate di altre app dello stesso sviluppatore o dalle app pubblicate dalla società madre.
Ma non è tutto. Le modifiche all'accordo non riguardano solo le questioni finanziarie. Il documento introduce anche nuove sezioni dedicate alla verifica dell'età, condizioni speciali per le app iOS in Giappone e altri requisiti. Vengono inoltre definiti i requisiti per gli assistenti vocali, inclusi i chatbot con intelligenza artificiale attivati tramite il pulsante laterale dell'iPhone, e viene vietata la registrazione all'insaputa dell'utente.
Quest'ultima norma riguarda le registrazioni audio e video e le registrazioni dello schermo, strumenti spesso utilizzati dagli sviluppatori per identificare i problemi riscontrati dagli utenti durante la navigazione nelle app o per la ricerca di bug. Sebbene non vi sia un divieto totale di tali pratiche, il documento precisa che "la tua app non deve essere progettata per registrare le attività di altre persone senza che ne siano a conoscenza". Resta da vedere come Apple applicherà questa regola in pratica.
In sintesi, le nuove regole imposte da Apple agli sviluppatori mirano a garantire una maggiore trasparenza e controllo sui flussi finanziari all'interno del suo ecosistema, ma allo stesso tempo sollevano interrogativi sulla libertà e l'autonomia degli sviluppatori, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei sistemi di pagamento alternativi e la raccolta di dati per il miglioramento delle proprie applicazioni. Sarà interessante osservare come queste modifiche influenzeranno il panorama dello sviluppo di app per iOS nel prossimo futuro.


