Apple di nuovo sotto accusa: riaperto il caso monopolio App Store

La Corte d'Appello riapre il caso antitrust contro Apple, accusata di monopolizzare il mercato delle app per iPhone. Cosa succederà ora

Apple di nuovo sotto accusa: riaperto il caso monopolio App Store

Colpo di scena nella battaglia legale che vede contrapposta Apple e gli sviluppatori di app: la Corte d'Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti ha accolto la richiesta degli sviluppatori di poter appellare la decisione del giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers che aveva precedentemente negato lo status di class action alla loro causa contro Apple. Questo significa che la causa, che accusa Apple di monopolizzare il mercato delle app per iPhone, potrebbe essere riaperta e proseguire il suo corso.

La vicenda è iniziata nel 2022, quando diversi sviluppatori hanno presentato una denuncia contro Apple, sostenendo che l'azienda di Cupertino abusa della sua posizione dominante sull'App Store, imponendo commissioni eccessive e limitando la concorrenza. Inizialmente, il giudice Gonzalez Rogers aveva respinto la richiesta di trasformare la causa in una class action, ritenendo che gli sviluppatori non avessero fornito prove sufficienti per dimostrare che tutti i membri della classe avevano subito danni a causa delle presunte pratiche monopolistiche di Apple. Successivamente aveva riaperto il caso limitando il numero dei querelanti ai soli utenti Apple che avessero speso almeno 10 dollari in app o contenuti in-app.

Tuttavia, la Corte d'Appello ha ora ribaltato questa decisione, aprendo la strada a un nuovo esame del caso. La Corte dovrà valutare se il giudice Gonzalez Rogers ha commesso un errore nel negare lo status di class action alla causa. Se la Corte dovesse accogliere l'appello degli sviluppatori, la causa potrebbe essere riaperta e coinvolgere un numero molto più ampio di querelanti. Al contrario, se la Corte dovesse confermare la decisione del giudice Gonzalez Rogers, la causa potrebbe essere definitivamente archiviata.

L'esito di questa vicenda legale potrebbe avere importanti conseguenze per il futuro dell'App Store e per il mercato delle app in generale. Se Apple dovesse essere ritenuta colpevole di pratiche monopolistiche, potrebbe essere costretta a modificare le sue politiche sull'App Store, aprendo la piattaforma a una maggiore concorrenza e riducendo le commissioni per gli sviluppatori. Questo potrebbe portare a una maggiore innovazione e a prezzi più bassi per i consumatori.

Al momento, non è ancora chiaro quando la Corte d'Appello prenderà una decisione definitiva sulla questione. Tuttavia, è probabile che la vicenda continuerà a tenere banco nei prossimi mesi, con importanti implicazioni per il futuro dell'ecosistema Apple e per il mercato delle app in generale. Gli avvocati dei querelanti, guidati da Mark Rifkin, si sono detti impazienti di presentare le proprie ragioni alla corte. Da Apple, per il momento, non sono giunti commenti.

Questa battaglia legale si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione da parte delle autorità antitrust di tutto il mondo nei confronti delle pratiche delle grandi aziende tecnologiche, accusate di abusare della loro posizione dominante per soffocare la concorrenza e danneggiare i consumatori. L'Unione Europea, ad esempio, ha recentemente approvato il Digital Markets Act (DMA), una legge che mira a limitare il potere delle grandi piattaforme online e a promuovere una maggiore concorrenza nel mercato digitale. Anche negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission (FTC) hanno avviato diverse indagini antitrust nei confronti di aziende come Apple, Google, Facebook e Amazon.

La decisione della Corte d'Appello nel caso Apple potrebbe quindi rappresentare un importante precedente per le future battaglie legali tra le autorità antitrust e le grandi aziende tecnologiche. Se la Corte dovesse accogliere l'appello degli sviluppatori, potrebbe inviare un chiaro segnale alle aziende tecnologiche che le loro pratiche commerciali saranno sottoposte a un controllo più rigoroso e che dovranno rispettare le regole della concorrenza.

Pubblicato Venerdì, 19 Dicembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 19 Dicembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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