Il futuro di Apple Fitness+, il servizio lanciato nel 2020 per guidare gli utenti nell'attività fisica, è attualmente oggetto di una profonda riorganizzazione interna. L'obiettivo è rilanciare una piattaforma che, a detta di molti, non ha ancora espresso appieno il suo potenziale. Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, Apple starebbe attivamente "rivedendo il futuro di Fitness+" dopo anni di uno sviluppo giudicato limitato e risultati inferiori alle aspettative, soprattutto se confrontati con altri servizi digitali offerti dalla casa madre.
Nonostante offra centinaia di sessioni guidate in streaming, che spaziano dagli allenamenti alla meditazione, e malgrado un costo di 9,99 euro mensili o 79,99 euro annuali, Apple Fitness+ non ha subito variazioni di prezzo significative né aggiornamenti sostanziali dal suo debutto. Nel corso del tempo, le uniche novità degne di nota sono state l'integrazione con Strava e la possibilità di accedere ai contenuti anche senza possedere un Apple Watch. Tuttavia, come sottolinea Gurman, il servizio presenta due criticità principali: un elevato tasso di abbandono e scarse prospettive di crescita dei ricavi. Attualmente, Fitness+ genera solo una piccola parte del fatturato complessivo dei Servizi di Apple e non è riuscito a tenere il passo con l'innovazione di altri abbonamenti come Apple Music, Apple TV+ o Apple Arcade.
Nonostante queste difficoltà, Apple sembra intenzionata a non abbandonare il progetto. La piattaforma può contare su una base di utenti affezionati e il suo ruolo all'interno dell'ecosistema salute è considerato strategico per l'immagine del marchio. Per cercare di invertire la rotta, Apple avrebbe deciso di riorganizzare la divisione, affidando Apple Fitness+ alla vicepresidente della divisione Health, Sumbul Desai, che aggiungerà così il servizio al proprio portafoglio di responsabilità. Come anticipato da Bloomberg in ottobre, sia Desai sia l'intera area Health riporteranno ora direttamente a Eddy Cue, Senior Vice President of Services, in seguito al prossimo pensionamento del Chief Operating Officer, Jeff Williams.
La nuova struttura organizzativa mira a esercitare una maggiore pressione sui risultati e a individuare strategie più efficaci per valorizzare Fitness+. Secondo Gurman, il servizio resta comunque "economico" da mantenere, poiché tutti i contenuti vengono prodotti internamente, riducendo significativamente i costi operativi. Negli ultimi mesi, Apple ha comunque continuato a rafforzare il proprio ecosistema dedicato all'attività fisica. Gli allenamenti sono ora accessibili anche da iPhone, senza la necessità di possedere un Apple Watch, mentre i nuovi AirPods Pro 3 e Powerbeats Pro 2 integrano un sensore per il monitoraggio del battito cardiaco compatibile con Fitness+. Inoltre, Apple Watch ha ricevuto Workout Buddy, una funzione basata su Apple Intelligence che fornisce suggerimenti e motivazioni personalizzate durante gli allenamenti, utilizzando voci modellate sui trainer di Fitness+. Resta da vedere se queste mosse saranno sufficienti a rilanciare Apple Fitness+ e a renderlo un servizio di successo all'interno dell'ecosistema Apple.
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