Browser AI: la nuova frontiera aggira i paywall e sfida l'editoria online

I browser con intelligenza artificiale come Atlas di OpenAI mettono a rischio i contenuti a pagamento, sfidando i modelli di business consolidati nell'era digitale

Browser AI: la nuova frontiera aggira i paywall e sfida l'editoria online

L'avvento dei browser dotati di intelligenza artificiale (AI) sta aprendo nuove frontiere nell'accesso all'informazione, ma al contempo solleva interrogativi cruciali sul futuro dell'editoria online e la sostenibilità dei modelli di business basati su abbonamento. OpenAI, con il suo browser Atlas, si è inserita in un mercato in rapida evoluzione, affiancandosi a realtà come Perplexity Comet e Microsoft Edge, tutti accomunati dall'obiettivo di ridefinire l'interazione tra l'utente e il web. Tuttavia, questa innovazione porta con sé una sfida non indifferente: la capacità di aggirare i paywall e accedere a contenuti altrimenti riservati agli abbonati.

A differenza dei browser tradizionali come Chrome e Safari, i browser AI integrano funzionalità di "agente", ovvero la capacità di eseguire compiti complessi e multi-step in modo automatizzato. Come evidenziato dal Columbia Journalism Review, questo si traduce in una maggiore difficoltà per gli editori nel controllare l'accesso ai propri contenuti. Un esempio concreto è la capacità di Atlas e Comet di fornire il testo integrale di articoli pubblicati su riviste come il MIT Technology Review, normalmente accessibili solo tramite abbonamento. Paradossalmente, gli stessi servizi AI, interrogati tramite le interfacce standard di ChatGPT e Perplexity, riconoscono il blocco imposto dall'editore e non forniscono l'accesso al contenuto.

Il problema risiede nella difficoltà di distinguere un browser AI da un utente umano che utilizza un browser tradizionale come Chrome. Mentre i crawler dei motori di ricerca si identificano e dichiarano il loro scopo, i browser AI si mimetizzano, rendendo estremamente difficile per gli editori individuare, tracciare e bloccare le attività degli agenti AI. Alcuni siti web utilizzano meccanismi di controllo dell'accesso lato client, caricando l'intero testo dell'articolo ma nascondendolo dietro un paywall. Se questo sistema è sufficiente a impedire la lettura da parte di un utente umano, non rappresenta un ostacolo per i browser AI, in grado di superare facilmente questa barriera. Più efficace risulta invece la verifica dell'accesso lato server, che impedisce la trasmissione del testo completo fino a quando le credenziali dell'utente non sono state verificate.

OpenAI ha dichiarato che i dati di navigazione degli utenti di Atlas non vengono utilizzati per l'addestramento dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni, a meno che l'utente non abbia esplicitamente attivato la funzione di "memoria del browser". Inoltre, l'azienda afferma di non utilizzare per l'addestramento i contenuti bloccati ai crawler di ChatGPT. Tuttavia, il chatbot "memorizza dettagli chiave dei contenuti visualizzati dall'utente", lasciando spazio a dubbi sulla reale portata di queste garanzie. È interessante notare come Atlas tenda a evitare i contenuti provenienti da aziende in contenzioso legale con OpenAI, come Ziff Davis e il New York Times, preferendo ricostruire le informazioni da fonti indirette o da siti con cui OpenAI ha accordi di licenza.

Nonostante queste precauzioni, la sfida per gli editori nel proteggere i propri contenuti dall'accesso non autorizzato da parte dei sistemi AI è destinata a intensificarsi. Con la proliferazione degli agenti AI, diventa imperativo per gli editori ottenere informazioni più precise e dettagliate su come e quando i loro contenuti vengono effettivamente accessibili e utilizzati. La posta in gioco è alta: la capacità di monetizzare i contenuti online è fondamentale per la sopravvivenza del giornalismo di qualità e per la diffusione di informazioni accurate e verificate in un'era in cui la disinformazione rappresenta una minaccia crescente.

Pubblicato Martedì, 04 Novembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 04 Novembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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