Meta sta per intraprendere una trasformazione radicale nel modo in cui valuta le performance dei suoi dipendenti. A partire dal 2026, l'abilità nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) diventerà uno dei criteri chiave per misurare l'efficacia dei collaboratori. Questa notizia, rivelata da Janelle Gale, responsabile delle risorse umane di Meta, in una nota interna visionata da Business Insider, segna un punto di svolta nel mondo del lavoro, dove l'IA assume un ruolo sempre più centrale.
Il nuovo sistema di valutazione, denominato "AI-driven impact" (Impatto guidato dall'IA), prenderà in considerazione come i dipendenti utilizzano l'IA per raggiungere i risultati prefissati e per sviluppare strumenti che possano incrementare significativamente la produttività. Sebbene nel 2025 i parametri individuali relativi all'uso e all'implementazione dell'IA non saranno ancora inclusi ufficialmente nelle metriche di valutazione, ai dipendenti è fortemente raccomandato di evidenziare i risultati ottenuti grazie all'IA nelle loro auto-valutazioni.
Questa iniziativa non è un fulmine a ciel sereno. Meta ha già da tempo iniziato a integrare l'IA nei suoi processi interni. Ad esempio, ha modernizzato il processo di assunzione, consentendo ai candidati di utilizzare l'IA durante i colloqui di programmazione. Inoltre, ha lanciato un gioco interno chiamato "Level Up" per incentivare l'adozione dell'IA nei flussi di lavoro di ciascun dipendente. Ora, con questa nuova politica di valutazione, Meta intende premiare concretamente quei dipendenti il cui utilizzo dell'IA produce risultati tangibili e significativi. Come ha scritto Gale nella sua nota, nel 2025 saranno premiati coloro che avranno dato un contributo eccezionale allo sviluppo dell'IA, sia nel proprio lavoro che nel miglioramento dell'efficienza del team.
Ma le novità non finiscono qui. Meta sta anche introducendo modifiche nel processo di preparazione dei report personali e dei feedback. A partire dal ciclo di valutazione corrente, iniziato l'8 dicembre, verrà utilizzato uno strumento specifico chiamato "AI Performance Assistant". Questo strumento, insieme all'assistente IA interno Metamate e a modelli esterni come Gemini di Google, potrà essere utilizzato dai dipendenti per redigere testi di feedback e auto-valutazioni.
L'approccio di Meta non è isolato. Altre grandi aziende tecnologiche, come Microsoft, Google e Amazon, stanno attivamente incoraggiando i propri dipendenti a lavorare di più e meglio con l'intelligenza artificiale. Un dirigente di Microsoft ha recentemente dichiarato ai manager che l'utilizzo di queste tecnologie non è più un'opzione, ma parte integrante del processo lavorativo. Anche il CEO di Google, Sundar Pichai, durante un incontro interno a luglio, ha espresso un concetto simile, sottolineando che l'adozione dell'IA è fondamentale per la leadership dell'azienda in questo settore.
Questa tendenza riflette un cambiamento epocale nel mondo del lavoro, dove l'IA non è più vista come una semplice tecnologia di supporto, ma come un elemento imprescindibile per la produttività, l'innovazione e la competitività. Le aziende che sapranno integrare efficacemente l'IA nei propri processi e valorizzare i dipendenti in grado di sfruttarne al meglio il potenziale avranno un vantaggio competitivo significativo nel mercato globale. L'iniziativa di Meta rappresenta un passo importante in questa direzione, aprendo la strada a nuove modalità di valutazione e gestione delle risorse umane nell'era dell'intelligenza artificiale.
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