Un innovativo progetto guidato da ingegneri britannici potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui raccogliamo e distribuiamo l'energia solare. Il startup Space Solar ha completato con successo i test di una tecnologia all'avanguardia che consente la trasmissione senza fili dell'energia solare raccolta direttamente dall'orbita terrestre. Questa innovazione promette di essere fino a 13 volte più efficiente rispetto ai pannelli solari installati sulla superficie terrestre.
Sostenuto dal Kosmicsek Ministero energetico del Regno Unito, il progetto chiamato "Cassidi" ha destato l'interesse mondiale grazie al suo potenziale di fornire energia ininterrotta e pulita. In un periodo di 18 mesi e con un budget di 2,26 milioni di dollari, il team ha lavorato su questa tecnologia futuristica che potrebbe vedere i primi satelliti operativi già nel 2030.
Il sistema si basa sull'uso di un satellite modulare denominato "Cassiopeia". Questo dispositivo è equipaggiato con migliaia di moduli fotovoltaici compatti accoppiati con riflettori solari. Contrariamente ai pannelli solari terrestri, quelli spaziali operano senza alcuna interruzione, non venendo influenzati dalle condizioni atmosferiche o dalla copertura nuvolosa. In questo modo, generano energia in maniera continua senza le limitazioni diurne e meteorologiche presenti sulla Terra.
Durante i test del progetto Cassidi, sono stati esaminati tutti i componenti chiave del sistema: dalla raccolta dell'energia solare alla sua trasmissione wireless tramite onde radio ad alta frequenza e la ricezione alle stazioni di Terra. Una caratteristica unica di questa tecnologia è la capacità di dirigere il raggio energetico a 360 gradi senza dipendere da meccanismi mobili, aumentando così l'affidabilità dell'intero sistema.
I test condotti con il dimostratore Harrier hanno confermato la fattibilità e l'efficacia degli sviluppi tecnologici proposti. La Space Solar ora intende scalare il progetto, progettando una versione commerciale che, nei prossimi cinque anni, potrebbe generare energia solare a livello di megawatt, aspirando ad ampliare questo a decine di megawatt e persino gigawatt entro i prossimi 12 anni.
Questa tecnologia promette di offrire una soluzione sostenibile e continua per il fabbisogno energetico mondiale, con potenziali benefici che si estendono oltre la mera produzione di energia, includendo la riduzione delle emissioni e la dipendenza da combustibili fossili. Il primo passo verso questa rivoluzione energetica sarà fatto con il lancio dei satelliti previsto per il 2030, un evento che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui percepiamo e utilizziamo l'energia solare.