Brasilia, 3 luglio 2025 - In un'azione senza precedenti, il governo del Brasile ha formalmente richiesto alla Nintendo di modificare il contratto di licenza per gli utenti finali (EULA) del nuovo modello di console, la Switch 2. Secondo l’ufficio Procon-SP, incaricato della protezione dei consumatori, i termini del contratto attuale sono stati definiti «vessatori» e in potenziale conflitto con i diritti degli acquirenti.
L'elemento critico della vicenda risiede nella possibilità data a Nintendo di sospendere o bloccare definitivamente l'accesso ai servizi del Nintendo Account, oltre a rendere inservibile la console stessa, qualora venissero rilevati comportamenti ritenuti in violazione dell’accordo da parte dell’utente. Questo approccio, riportato dal periodico HotHardware, ha destato preoccupazioni tra i regolatori poiché conferisce all’azienda il potere di revocare unilateralmente l’accesso a dispositivi pagati dai consumatori, senza fornire adeguate motivazioni.
I funzionari del Procon-SP hanno sottolineato che tali formulazioni mettono i consumatori in una posizione di evidente svantaggio. Sono emersi diversi casi in cui gli account erano stati bloccati in seguito all’uso di dispositivi di terze parti, tra cui schede speciali utilizzate per facilitare il download dei giochi. Ulteriori indagini hanno rivelato che alcuni utenti che avevano acquistato console Switch 2 di seconda mano si erano ritrovati con dispositivi bloccati e privi di qualsiasi possibilità di ripristino.
Questa situazione solleva questioni importanti sui limiti di controllo che un'azienda tecnologica può esercitare sui propri consumatori e sull'acquisto che dovrebbero possedere liberamente. Nintendo è ora chiamata a rispondere alle autorità brasiliane entro 20 giorni. A fronte delle ripetute difese in tribunale in passato, è probabile che anche questo caso possa evolversi fino a un contenzioso legale.
La reazione del governo brasiliano rappresenta un significativo passo avanti nella protezione dei diritti dei consumatori in un’epoca dove le relazioni tra aziende tecnologiche e utenti finali sono sempre più regolamentate attraverso termini di servizio complessi e talvolta unilaterali. Mentre i professionisti del settore seguono attentamente l’evolversi della vicenda, ci si domanda come Nintendo risponderà a questa sfida, che potrebbe avere ripercussioni globali sull'industria dei videogiochi.