Ludopatia e famiglie sul lastrico per il gioco compulsivo

Ludopatia e famiglie sul lastrico per il gioco compulsivo

Ad Agrigento decine di chiamate d'aiuto al centro d'ascolto Sub tutela Dei

Negli ultimi sei mesi, il centro di ascolto per il gioco d’azzardo patologico della cooperativa "Sub tutela Dei" ha ricevuto oltre 60 chiamate al numero dedicato 3714481643 e avviato più di 52 colloqui. Ogni voce rappresenta una persona o una famiglia colpita, direttamente o indirettamente, dalla ludopatia e dai suoi effetti. La struttura è operativa dal maggio 2024 in collaborazione con la Caritas diocesana di Agrigento. I numeri testimoniano l'importanza di affrontare il gioco d’azzardo patologico, una problematica sociale spesso sottovalutata ma con serie ripercussioni sulla vita delle persone e delle loro famiglie. Quella che inizia come una forma di intrattenimento può rapidamente evolversi in una dipendenza devastante, in grado di danneggiare il benessere psicologico, relazionale ed economico.

In questi mesi, il focus del centro è stato sull’ascolto, sul supporto e sull’accompagnamento di coloro che hanno cercato aiuto. Nei casi più gravi, è stato necessario coinvolgere il Sert dell’Asp di Agrigento per affrontare questa vera e propria patologia. Inoltre, il centro ha offerto consulenze gratuite per aiutare le famiglie in difficoltà economica a elaborare piani di recupero e a ristabilire il controllo delle proprie finanze. Come sottolinea Lentini, il nostro obiettivo è fornire supporto concreto e trasmettere un messaggio di speranza: il gioco d’azzardo patologico non è una condanna permanente. Ringraziamo le forze dell’ordine, in particolare il questore di Agrigento, per il loro impegno nella tutela delle normative e nella lotta contro le irregolarità, evidenziando l’importanza della collaborazione istituzionale per una risposta integrata alle esigenze di chi affronta queste problematiche. La lotta al gioco d’azzardo patologico è una questione che tocca aspetti clinici, sociali e legali.

Fonte: agrigentonotizie.it

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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