L’Inter vive una serata di altalena emotiva, passando da un inizio difficile a un finale esaltante. Dopo il successo per 2-1 ottenuto in Germania nell’andata dei quarti di finale, il pareggio per 2-2 contro il Bayern Monaco consente ai nerazzurri di conquistare un posto in semifinale di Champions League, la seconda dall’arrivo di Simone Inzaghi sulla panchina interista.
Ora il Barca
Ora, i nerazzurri si preparano ad affrontare il Barcellona, un incontro che rievoca ricordi dolci e significativi per il popolo interista, poiché rievoca il memorabile cammino verso la vittoria della stagione 2009/10. Sebbene l'Inter di Inzaghi abbia un’identità differente rispetto a quella di allora, continua a trasmettere un forte senso di entusiasmo e determinazione. Anche in questa partita di ritorno, i nerazzurri mostrano una ferrea resilienza, sapendo quando lottare e quando pungere, anche affrontando una squadra temuta come il Bayern, che da inizio stagione punta dritto alla conquista del trofeo.
La partita
Una pioggia battente e un vento forte influenzano il gioco, ma l’Inter, dopo meno di due minuti di gioco, dimostra immediatamente il proprio potenziale: un rapido contropiede si conclude con un tiro di Mkhitaryan, la cui conclusione, però, viene bloccata dalla difesa tedesca.
Tante emozioni
Nonostante la partenza decisa dei nerazzurri, anche il Bayern non resta a guardare: una bella combinazione tra Olise e Muller libera il francese, il cui tentativo di segnare viene respinto da Pavard. Muller ci riprova con un mancino e Sommer riesce a trattenere la palla in due tempi. L’Inter risponde con un’altra azione di contropiede, ma Dimarco è impreciso nel tiro, e successivamente Barella commette un errore che quasi costa caro alla squadra: il suo errore viene evitato da una superba chiusura di Bastoni.
Il primo tempo continua a mantenere alta la tensione con Thuram che va a terra in area dopo un contatto con Goretzka, ma né l’arbitro né il VAR intervengono. Poco dopo, il francese si avvicina al gol, non riuscendo a materializzare un’opportunità su un colpo di testa di Acerbi. Anche Calhanoglu prova a segnare con un potente destro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul fronte opposto, una percussione di Laimer crea panico, ma né Muller né Sane riescono a concretizzare.
La ripresa si apre con un’altra chance per Thuram, che, in piena corsa, viene però chiuso da Laimer al momento del tiro.
Gli interisti continuano a spingere: su un angolo, Urbig si distingue con una parata su un colpo di testa ravvicinato di Bastoni. Tuttavia, è il Bayern a passare in vantaggio sfruttando un momento di distrazione dei nerazzurri: Mkhitaryan è a terra dopo un colpo alla testa, e Kane ne approfitta per superare Dimarco e segnare con un destro diagonale. Thuram ha immediatamente l'opportunità di pareggiare, ma il suo tiro centrale non crea problemi a Urbig.
Super Lautaro
Dall'altra parte, Muller spreca un’ottima occasione per il raddoppio. È Lautaro Martinez, il capitano, a riportare l’Inter in partita, risolvendo una mischia in area e regalando un insperato pareggio ai suoi. La spinta del pubblico di San Siro infiamma i nerazzurri, e Darmian sfiora il gol del raddoppio ma viene fermato da un salvataggio provvidenziale di Dier. Poco dopo, tuttavia, il corner successivo si trasforma in un gol per l’Inter grazie a Pavard, che con un colpo di testa trova la sua prima rete con la maglia nerazzurra, portando la squadra in vantaggio.
Sommer fondamentale
Ma il Bayern non si arrende; Olise, a tu per tu con Sommer, vede la sua conclusione parata dal portiere svizzero. Quando si concede un angolo, Dier riesce a trovare una traiettoria insidiosa di testa che sorprende Sommer, riportando la gara in equilibrio.
Negli ultimi frangenti, con i bavaresi che intensificano la pressione, Sommer si ritrova in difficoltà ma riesce a evitare guai quando Kane non riesce a concretizzare. L’ultima emozione è una parata decisiva dello svizzero.
Fonte: ansa.it