Daniele Orsato, celebre ex arbitro di Serie A che compirà 50 anni a novembre, ha messo da parte il fischietto e i ricordi di una carriera culminata con l'Europeo del 2024, per intraprendere una nuova avventura. Non nega che sta vivendo un periodo di rinascita, in cui il suo focus principale è quello di formare giovani arbitri verso la Serie C. Durante un incontro a Cascia, immerso nella bellezza delle colline umbre vicine alla basilica di Santa Rita, ha condiviso la sua visione con un gruppo di allievi. La sua energia e il suo carisma appaiono immutati, nonostante il cambio di ruolo.
Quando viene chiesto a Orsato se l'arbitraggio gli manchi, la risposta è decisa: «Per niente», afferma con fermezza. Orsato ha deciso di chiudere con il passato, abbandonando cartellini e premi in un cassetto aperto ai suoi figli. Per lui, guardare avanti è essenziale, abbracciando il presente senza ancorarsi ai ricordi che potrebbero trattenere.
Conosciuto per la sua reputazione di arbitro temuto e rispettato, lo 'sceriffo' Orsato spiega che non vuole creare giovani copie di se stesso. Piuttosto, sostiene l'importanza di uno stile personale e distintivo. «Imporre un solo stile è un errore», sottolinea, aggiungendo che solo la meritocrazia ha vera importanza nel mondo dello sport.
Riguardo ai suoi giovani arbitri, Orsato adotta un approccio chiaro. Non cerca nuovi 'Orsato', ma piuttosto coltiva talenti concentrati sulla loro attuale posizione. «Terza regola: pensare solo alla C», spiega, incoraggiando i suoi ragazzi a sognare in grande, mantenendo però i piedi ben saldi nel presente, sintetizzando con lo slogan spiritoso: 'C siamo'.
Nell'era dei social media, gli arbitri affrontano sfide senza precedenti e Orsato è ben consapevole delle pressioni che ne derivano. Sottolinea che la paura è un ostacolo significativo, alimentato dalle implacabili critiche online. Tuttavia, offre un punto di vista incoraggiante, rassicurando i suoi ragazzi che gli errori non sono mai solo loro, ma anche di chi li ha formati, aumentando la determinazione a migliorare senza timore.
In una precedente intervista, Orsato ha enfatizzato l'importanza di passare meno tempo online e più concentrarsi sul lavoro. Questo consiglio deriva dalla sua esperienza di vita nell'artigianato, in cui ha appreso valori chiave come il rispetto, il sacrificio e soprattutto l'umiltà.
Un progresso significativo per la Serie C è rappresentato dall'introduzione del nuovo Football video support, un'innovazione che consente agli allenatori di richiedere revisioni video. Orsato vede questa tecnologia come un'opportunità per arricchire la comunicazione tra panchina e arbitri, potenziale miglioramento per il calcio.
Tuttavia, uno dei temi più urgenti per gli arbitri oggi è la violenza, una piaga che Orsato affronta con serietà. Propone una tolleranza zero, insistendo sulla necessità di un cambiamento culturale che equipari le aggressioni agli arbitri a quelle verso figure dell'ordine pubblico. La sua passione nel combattere questa battaglia è chiara: «Paura, mai», conclude, impegnandosi per una cultura sportiva più sicura e rispettosa.
Intervista tratta da Il Corriere della Sera