La prossima settimana potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro di Rolando Mandragora con la maglia della Fiorentina. Il dialogo tra la società viola e l'entourage del calciatore, avviato da tempo, si trova ormai in una fase di stallo che ha cristallizzato la volontà di entrambe le parti di raggiungere un accordo per il tanto desiderato rinnovo di contratto. La questione è stata nuovamente portata alla ribalta dall'edizione odierna de La Nazione, che ha sottolineato come il club stia offrendo un prolungamento fino al 2028, con un'opzione per un ulteriore anno, a condizioni economiche leggermente superiori all'attuale stipendio di 1,6 milioni di euro annui percepito dal centrocampista.
Mandragora, dal canto suo, è fermo nell'intenzione di ottenere un adeguamento che porti il suo compenso annuale a circa 2 milioni di euro. Una richiesta non eccessiva, considerata la distanza non abissale tra le parti, ma che finora non ha trovato un punto d'incontro, mantenendo la trattativa in un impasse che perdura ormai da settimane. Le recenti cessioni di esuberi come Nzola e Sottil potrebbero, tuttavia, spingere la dirigenza viola a rivedere al rialzo la propria offerta nella speranza di raggiungere un accordo soddisfacente.
A partire da domani, ogni giorno sarà potenzialmente decisivo per lo sviluppo della situazione, con Pradè e Goretti, responsabili del mercato per la Fiorentina, intenti a mediare tra le aspettative del giocatore e le possibilità del club. Gli interessi in gioco sono elevanti: da un lato, la Fiorentina non vuole privarsi di un elemento del calibro di Mandragora, che finora si è dimostrato un pilastro della squadra. Dall'altro, il giocatore, motivato dalla voglia di crescere e ottenere il giusto riconoscimento, spera in un aggiornamento favorevole delle condizioni contrattuali.
Qualora, però, il negoziato dovesse naufragare, lo scenario più probabile vedrebbe la partenza del calciatore già nella prossima finestra di trasferimenti. La Fiorentina potrebbe decidere di monetizzare con una vendita tra gli 8 e i 10 milioni di euro piuttosto che rischiare di perdere il giocatore a parametro zero alla scadenza naturale del contratto, prevista per il 2027, al netto dell'opzione per il prolungamento.
In quest'ultima ipotesi, il club viola dovrebbe necessariamente tornare sul mercato, alla ricerca di un sostituto capace di colmare il vuoto tecnico che l'eventuale cessione di Mandragora lascerebbe in mezzo al campo. Il calciomercato offre sempre opportunità, ma sostituire un tassello fondamentale come lui non sarebbe certo un compito agevole.
Le prossime ore e i colloqui previsti per i giorni a venire saranno cruciali per definire le sorti di questa trattativa. La speranza condivisa è che la volontà e la determinazione delle parti coinvolte conducano a una soluzione positiva, attraverso un compromesso che possa garantire a Mandragora una permanenza felice e proficua all'ombra di Firenze, consentendo al contempo alla Fiorentina di mantenere in rosa un giocatore di indiscusso valore.