La situazione in casa Fiorentina è precipitata. Solo pochi mesi fa, nessuno avrebbe immaginato di vedere la squadra viola ultima in classifica a ridosso del Natale, soprattutto dopo il sesto posto conquistato nella passata stagione. Gli investimenti estivi, con l'obiettivo di rinforzare la rosa, e la conferma di Moise Kean, nonostante le sirene del Bayern Monaco e l'interesse del Milan, sembravano preludere a un campionato di ben altro tenore.
Ora, lo scenario è drasticamente cambiato e le conseguenze si faranno sentire anche nelle prossime sessioni di mercato. Albert Gudmundsson, riscattato in estate per quasi 15 milioni di euro, sembra aver chiesto al suo entourage di valutare alternative per gennaio. L'attaccante islandese è diventato uno dei principali bersagli della tifoseria e la Roma, alla ricerca di rinforzi offensivi, osserva la situazione con grande attenzione. Frederic Massara, dirigente giallorosso, potrebbe tentare l'affondo nelle prossime settimane, consapevole della necessità di fornire a Gian Piero Gasperini nuove soluzioni in attacco. L'attuale sterilità offensiva della Roma, con soli 16 gol segnati (il dato più basso tra le prime 12 in classifica), impone interventi immediati.
Inizialmente, il nome più caldo sembrava essere quello di Joshua Zirkzee, ma il Manchester United appare restio a cedere il giocatore, soprattutto in vista della Coppa d'Africa, che priverà la squadra di diverse pedine importanti. Inoltre, la formula del trasferimento rappresenta un ostacolo: i Red Devils sarebbero disposti a cedere Zirkzee solo a titolo definitivo, mentre Massara preferirebbe un prestito con diritto di riscatto. In questo contesto, l'insoddisfazione di Albert Gudmundsson potrebbe favorire il suo approdo nella capitale. La Fiorentina, infatti, ha bisogno di giocatori pienamente convinti del progetto e disposti a lottare per la salvezza, e non intende trattenere elementi scontenti o demotivati.
L'arrivo di Gudmundsson alla Roma andrebbe a rinforzare un reparto offensivo che, finora, non ha brillato particolarmente. Nonostante qualche segnale di ripresa da parte di Evan Ferguson nel match di Europa League contro il Celtic e le buone doti di Artem Dovbyk, le aspettative sul rendimento dell'attacco giallorosso erano ben superiori. Intanto, Giuseppe Cruciani ha criticato aspramente le scelte della dirigenza della Fiorentina, in particolare quella relativa alla maglia utilizzata nella partita contro l'Hellas Verona, persa dai viola a causa della doppietta di Orban, a cui ha risposto solo un'autorete scaligera. “Se devi affrontare una partita che è come una finale di Champions League, l’ultima spiaggia, cosa che non è per fortuna della Fiorentina perché ci sono altre partite da giocare anche se la situazione è drammatica, tu non ti puoi presentare con la maglietta uguale a quella della Pistoiese. Cioè cambi le carte in tavola e dici allo sponsor ‘questa è una partita decisiva, vogliamo giocare con la maglia viola che è una maglia straordinaria” ha detto al podcast Numer1. La crisi della Fiorentina, quindi, sembra essere a tutto tondo, e le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro del club.
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