La Juventus, affettuosamente conosciuta come la Signora, sta attraversando un periodo alquanto complicato sul fronte disciplinare in Serie A. Negli ultimi tempi, infatti, la squadra si è resa protagonista di una sequenza di comportamenti sanzionabili che hanno portato a tre distinte espulsioni dirette in appena sei giornate. Questa serie di contratempi si estende tra la prima giornata di questa stagione e le ultime cinque della precedente. I protagonisti degli episodi sono stati, nell’ordine, Yildiz, il difensore Kalulu e più recentemente l’esterno Cambiaso. Queste leggerezze hanno portato ad un complesso totale di sei giornate di squalifica, accompagnate da una sanzione economica di 10 mila euro, applicata al numero 10 turco, aggiungendosi alla discussione sull'autocontrollo dei giocatori in campo.
L’impatto negativo di questi incidenti è stato significativo, lasciando la Juventus priva di elementi essenziali in partite cruciali per la corsa alla qualificazione in Champions League dello scorso anno, contro squadre del calibro del Bologna e della Lazio. In queste occasioni, l'assenza di Yildiz si è dimostrata particolarmente acuta. Anche Kalulu ha contribuito a complicare la situazione con la sua espulsione, che ha lasciato il reparto difensivo in difficoltà durante le sfide con Udinese e Venezia. Al momento attuale, però, a destare maggiore attenzione mediatica è Cambiaso, escluso per due match di particolare rilievo, fra cui il confronto con il Genoa e il primo vero test contro l’Inter.
Quest'ultimo episodio coincide con una pausa forzata per Cambiaso, che potrà però cogliere l'opportunità di un riscatto personale grazie alla convocazione di Gattuso in Nazionale per le partite di qualificazione ai Mondiali contro Estonia e Israele. Tuttavia, la statistica dei cartellini rossi non passa inosservata, ed è accompagnata da un intenso flusso di scuse da parte dei giocatori, scaturite da gesti che ammettono essere evitabili e che loro stessi condannano una volta riconosciuto l’errore. Lo stesso Cambiaso, in una dichiarazione, ha espresso profondo rammarico per un’azione che considera avulsa dal suo carattere: "Non sono una persona violenta; nella mia vita non ho mai alzato le mani o fatto qualcosa di simile. Oggi ho commesso un errore e voglio chiedere scusa ai miei compagni, a tutto lo staff, alla società e ai tifosi. È stato un brutto gesto che non mi appartiene e di cui mi vergogno" ha commentato il 27 bianconero.
Questa seconda espulsione in Serie A per Cambiaso—la prima risale al 22 gennaio 2022 in un match tra Genoa e Udinese—lo escluderà non solo dalla partita contro il suo ex club al Marassi, ma anche dal confronto con l'Inter. Queste assenze ridisegnano temporaneamente, ma in modo significativo, l'assetto della squadra sulla fascia, dove potrebbe ritrovare spazio l'ex esubero Kostic, a meno di movimentazioni di mercato dell’ultimo minuto.
La pausa temporanea imposta a Cambiaso offre però anche spazio a riflessioni sul momento della Juventus, suggerendo che alcune dinamiche interne richiedono un'attenta gestione. La squadra appare a tratti eccessivamente trascinata dall'adrenalina, una condizione che necessita di equilibrio per evitare ulteriori sanzioni disciplinari future. La gestione delle emozioni sul campo diventa quindi essenziale per contrastare i problemi recenti e conferma quanto una disciplina ferrea sia cruciale per gli obiettivi stagionali della squadra. Questa situazione delicata offre inoltre uno spunto per discutere delle strategie di gestione delle risorse umane, in particolar modo in contesti di alta pressione come la Serie A. La Juventus, un’istituzione nel mondo del calcio, ha l’occasione e la responsabilità di trasformare esperienze punitive in lezioni di crescita, non solo per i singoli giocatori, ma per l'intera compagine tecnica e societaria, puntando sempre a migliorare e a eccellere, indipendentemente dagli ostacoli lungo il percorso.