L'Udinese incassa un'altra amara sconfitta al Mapei Stadium, lasciando i tifosi bianconeri delusi e incrinando ulteriormente la fiducia nella squadra. Dopo il precedente insuccesso contro il Milan, la sfida contro il Sassuolo si concluse con un sonoro 3-1 in favore dei neroverdi. Un risultato che testimonia le difficoltà attuali della formazione friulana, evidenziando un'instabilità di rendimento preoccupante sotto la guida di mister Runjaic.
La partita, segnata da episodi controversi e una gestione arbitrale che ha lasciato strascichi polemici, ha ancora una volta messo in luce le fragilità della compagine bianconera, che alterna momenti di gioco promettenti a improvvisi cali di concentrazione. Nonostante alcuni segnali incoraggianti visti contro squadre di vertice come Inter e Pisa, la continuità resta un miraggio per l'Udinese, che a tratti concede troppo spazio agli avversari.
In questa sfida, l'Udinese ha visto l'esordio in campionato dal primo minuto per tre giocatori: il promettente Palma e i nuovi acquisti Zanoli e Zaniolo. Il match era iniziato con una discreta dose di ottimismo, con l'ex giallorosso Zaniolo particolarmente attivo a impensierire con una severa conclusione il portiere avversario Muric. Tuttavia, dopo un'iniziale fase propositiva, i friulani hanno dapprima subito una netta transizione conclusa dall'infallibile Laurientie per il vantaggio neroverde, seguita da uno smarrimento della catena di destra che ha consentito a Kone di siglare il 2-0 in un breve arco di tempo.
L'incapacità di mantenere equilibrio e tenuta mentale ha caratterizzato pericolosamente la performance del gruppo di Runjaic, ulteriormente agitato dalla decisione del VAR che annullava due penalty inizialmente concessi dall'arbitro Perenzoni, suscitando la furia della dirigenza post partita. Nella ripresa, un timido tentativo di rimonta ha portato l'Udinese a riaccendere le speranze con il gol di Davis, che ha ridato per un attimo fiato alla compagine friulana, la quale però nuovamente cedeva al terzo sigillo di Iannoni.
Nel dopo gara, Runjaic non ha nascosto la sua delusione, ribadendo la necessità di lavorare sul gap mentale dei giocatori. Rimane aperta la questione di come rafforzare una formazione che ancora fatica a gestire la pressione e a consolidare un'identità di gioco coesa e vincente.
L'esperienza vissuta al Mapei Stadium rappresenta non solo una battuta d'arresto per l'Udinese ma anche una sveglia, un punto di riflessione per correggere errori ed evitare che simili crolli influenzino negativamente la stagione. Con uno spogliatoio da ricompattare e una classifica da migliorare, il club si prepara ora a tornare in campo, consapevole delle sfide che lo attendono e determinato a ritrovare la strada giusta per uscire da questo momento opaco e ritornare a brillare nel panorama calcistico nazionale.