Massimo Moratti, storico presidente dell'Inter, si avvia verso il pieno recupero dopo un periodo davvero difficile trascorso in ospedale. Ricoverato lo scorso 26 agosto presso l'Istituto Humanitas, Moratti era stato posto in terapia intensiva a causa di una grave polmonite. La situazione era tale da richiedere l'intubazione, data l'incapacità di respirare autonomamente. Tuttavia, come spesso accade ai grandi leader, Moratti non ha mollato e ha iniziato a mostrare segni di miglioramento già dopo pochi giorni. Il 3 settembre è stato trasferito in un reparto meno critico, un chiaro segno del suo progresso clinico.
Negli ultimi giorni, Moratti ha iniziato un percorso di riabilitazione fisica e respiratoria, indispensabile dopo più di una settimana trascorsa a letto. A 80 anni, il petroliere si dimostra ancora una volta un combattente, desideroso di tornare alla sua vita di tutti i giorni. Fonti vicine all'ex presidente dell'Inter indicano che potrebbe essere dimesso già entro una settimana, ricevendo finalmente il tanto atteso nulla osta per tornare nella sua casa, circondato dall'affetto dei suoi cari.
Parallelamente, non si può fare a meno di notare come l'assenza di Moratti abbia avuto un curioso riflesso sulle prestazioni del suo amato club. L'Inter, dopo un inizio di campionato folgorante con una vittoria schiacciante per 5-0 contro il Torino il 25 agosto, ha registrato una serie di sconfitte proprio durante il periodo di degenza di Moratti. Questo fatto non è sfuggito ai tifosi interisti più scaramantici, che vedono nei progressi di Moratti un presagio positivo per la ripresa della squadra.
Recentemente, Moratti è stato protagonista anche fuori dalle mura ospedaliere. Allo stadio San Siro, nell'ambito dell'Integration Heroes Match organizzato da Samuel Eto'o, una partita benefica contro il razzismo, è stato festeggiato con un caloroso abbraccio da parte delle leggende nerazzurre Marco Materazzi e Javier Zanetti. Un momento carico di emozione, catturato in un video che ha rapidamente fatto il giro del web, confermando quanto Moratti sia ancora profondamente amato e rispettato nell'ambiente calcistico e non solo.
Lo spirito combattivo e la tenacia che lo hanno sempre contraddistinto nella gestione dell'Inter sembrano riverberarsi anche in questo momento di difficoltà personale. Moratti, che ha portato l'Inter a vivere stagioni memorabili e a vincere prestigiosi titoli, tra cui il triplete del 2010, è oggi al centro dell'affetto di una comunità che gli deve tanto. L'attesa per poterlo rivedere sulle tribune di San Siro, pronto a soffrire e gioire per i colori della sua squadra, è condivisa da molti. Il suo contributo al calcio italiano è stato, e continua a essere, inestimabile.