Sinner e Alcaraz: appello agli Slam per un tennis più giusto

I campioni del tennis chiedono maggiori tutele previdenziali e un Consiglio dei Giocatori. Djokovic resta scettico

Sinner e Alcaraz: appello agli Slam per un tennis più giusto

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno deciso di indirizzare una lettera agli organizzatori dei tornei del Grande Slam, una lettera che porta la firma dei top 10 delle classifiche ATP e WTA. Non si tratta della solita richiesta di incrementare i premi in denaro, bensì di un'iniziativa ben più articolata che mira a ottenere delle garanzie future per i giocatori. L'appello si concentra su tematiche di drammatica importanza come i fondi pensionistici, le tutele per la maternità, e l'istituzione di un Consiglio dei Giocatori per il dialogo aperto con gli organizzatori.

A differenza delle precedenti richieste avanzate dalla Pro Tennis Players Association, il nuovo documento parla di una sistematica revisione dei fondi dedicati ai giocatori, con la proposta di adeguamenti del montepremi proporzionali alla crescita dei tornei stessi. Questo approccio non solo tutelerebbe il futuro degli atleti, ma garantirebbe un rispetto maggiore per la loro carriera e le loro esigenze personali.

Tra i proponenti figurano anche nomi importanti come Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini, i quali sottolineano la necessità di stabilire e rafforzare misure che già fanno parte di altri sport professionistici come il football americano, il baseball e il basketball. In questi ambiti, norme proteggono i diritti dei giocatori sia durante che dopo la loro carriera agonistica, offrendo una sicurezza che, ad oggi, nel mondo del tennis appare ancora carente.

Nonostante l'approvazione della maggior parte degli interessati, come sempre avviene in contesti complessi, non tutti sono d'accordo. Novak Djokovic, ad esempio, ha scelto di non firmare la lettera. Lo scetticismo del campione serbo si colloca in un panorama di discussioni delicate e necessarie, tra proposte di allungamento dei tornei, un'eventualità che potrebbe snaturare alla lunga la competizione stessa.

La reazione degli organizzatori non si è fatta attendere. Brian Vahaly e Stacey Allaster, rispettivamente Ceo e amministratore delegato dell'US Tennis Academy, si sono detti pronti a raccogliere il guanto di sfida. Hanno affermato, infatti, che l'Open degli Stati Uniti ha già visto un incremento del montepremi del 57% negli ultimi cinque anni, segno di un impegno concreto verso una partecipazione più inclusiva e proficua per tutti. Con un montepremi che raggiungerà i 90 milioni di dollari nel 2025, l’obiettivo rimane quello di garantire che il tennis possa fornire un ambiente sostenibile e stimolante per i suoi protagonisti.

L’iniziativa presa dai giocatori rappresenta un passo cruciale per un futuro migliore del tennis, non solo in termini economici, ma anche sotto il profilo umano. Promuovere un dialogo costruttivo e trasparente tra gli atleti e gli organizzatori potrebbe essere la chiave per un'evoluzione positiva della disciplina. Attraverso questo nuovo tipo di collaborazione, il tennis potrebbe finalmente equipararsi ad altre discipline sportive professionali in termini di diritti e tutele per i giocatori.

Pubblicato Venerdì, 26 Settembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 26 Settembre 2025

Marco P.

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