Amazon continua a credere fermamente nei reattori nucleari modulari di piccole dimensioni (SMR) come soluzione ottimale per soddisfare il crescente fabbisogno energetico dei suoi data center, nonostante le sfide tecniche e normative che persistono nel settore. Nell'autunno del 2024, la società ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari nella startup nucleare X-Energy. Recentemente, sono emerse nuove informazioni riguardanti l'impiego dei reattori Xe-100 di X-Energy per fornire fino a 960 MW di energia elettrica "pulita" allo stato di Washington, come riportato da The Register.
Tuttavia, la costruzione di questi reattori non inizierà prima della fine del decennio corrente, e la loro entrata in funzione è prevista per gli anni 2030. In particolare, si prevede di installare reattori da 80 MW presso il sito del Cascade Nuclear Energy Center, vicino a Richland. Il progetto sarà realizzato in tre fasi, ciascuna delle quali fornirà 320 MW di energia. Amazon sostiene che gli SMR di X-Energy saranno più piccoli, più veloci da installare e più economici da gestire rispetto ai reattori tradizionali. La società ripone una tale fiducia in questa tecnologia che ha intenzione di implementare SMR con una capacità totale di 5 GW entro il 2039. In questo ambizioso progetto, sarà supportata da Doosan Enerbility e Korea Hydro and Nuclear Power.
È importante sottolineare che la tecnologia SMR non è ancora stata testata in condizioni operative reali, e uno dei primi progetti in questo campo è stato interrotto a causa degli elevati costi di gestione. Inoltre, i reattori di X-Energy devono ancora ottenere l'approvazione della Commissione di regolamentazione nucleare (NRC) degli Stati Uniti, un requisito fondamentale per l'inizio dei lavori di costruzione. L'autorizzazione per l'avvio dei lavori è prevista solo per la fine del 2026. Ciononostante, Amazon sta attivamente condividendo rendering 3D delle future centrali elettriche.
Anche altri operatori di data center stanno investendo negli SMR. Ad esempio, Oracle intende installare almeno tre reattori con una potenza di circa un gigawatt, sebbene i dettagli specifici siano ancora scarsi. Kairos Power, una startup supportata da Google, ha in programma di costruire un reattore da 50 MW vicino all'Oak Ridge National Laboratory (ORNL). Il prototipo dimostrativo Kairos Hermes 2 dovrebbe entrare in funzione non prima del 2030. In questo caso, tuttavia, è già stata ottenuta l'approvazione della NRC, il che aumenta le possibilità che Kairos presenti un modello funzionante in tempi più brevi. Nonostante ciò, per l'avvio del reattore sarà comunque necessaria un'ulteriore autorizzazione.
Parallelamente all'esplorazione degli SMR, i principali operatori di data center continuano a valutare anche le centrali nucleari tradizionali. L'anno scorso, AWS ha acquisito il campus nucleare di Cumulus Data per 650 milioni di dollari presso la centrale nucleare di Susquehanna, che può fornire fino a 960 MW ai data center. Microsoft sta investendo nella riattivazione dell'unità Unit-1 della centrale nucleare di Three Mile Island, con l'obiettivo di rimetterla in funzione nel 2027. Anche Google sta valutando la possibilità di riavviare la centrale nucleare DAEC, mentre Meta ha semplicemente acquistato tutta l'energia prodotta dalla centrale nucleare Clinton Clean Energy Center per i prossimi 20 anni. Questi investimenti dimostrano l'importanza crescente dell'energia nucleare per il settore dei data center, che cerca soluzioni affidabili e sostenibili per alimentare le proprie infrastrutture.