Google trionfa in tribunale: Salvo il browser Chrome

Il giudice Mehta protegge Google da una vendita forzata di Chrome, pur imponendo condizioni contro il monopolio nel settore della ricerca online

Google trionfa in tribunale: Salvo il browser Chrome

Il gigante tecnologico Google ha recentemente ottenuto una vittoria legale cruciale, evitando così la necessità di vendere il suo popolare browser Chrome per ridurre la sua posizione dominante nel settore delle ricerche online. Questo risultato è stato sancito da una decisione del giudice distrettuale di Washington, Amit Mehta, che ha determinato che Google non sarà obbligata a separarsi dal suo browser come parte di misure antitrust.

Più di un anno fa, lo stesso Meta aveva stabilito che il colosso delle ricerche violava le leggi antimonopolio. Nonostante ciò, il giudice ha respinto le proposte più ambiziose del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti intese a ripristinare una maggiore concorrenza nel segmento delle ricerche online. In sostanza, Google può mantenere Chrome, continuando anche a pagare i produttori per preinstallare i propri prodotti di ricerca o applicazioni basate su intelligenza artificiale sui loro dispositivi.

Tuttavia, Mehta ha imposto alcune restrizioni significative. La compagnia sarà obbligata a condividere con i concorrenti le preziose informazioni di ricerca, un passo che potrebbe aumentare la competitività degli sfidanti. Inoltre, è stato vietato a Google di stipulare accordi esclusivi per la distribuzione dei propri prodotti legati alla ricerca e all'intelligenza artificiale, impedendo che tali accordi limitino l'accesso dei concorrenti.

Questa sentenza rappresenta una delle decisioni antitrust più significative adottate contro un gigante tecnologico negli ultimi 25 anni, paragonabile solo alla celebre causa del Dipartimento di Giustizia contro Microsoft. Tuttavia, nonostante l'importanza della decisione, potrebbe passare molto tempo prima che Google sia effettivamente costretta a conformarsi. Infatti, dopo la sentenza, la compagnia ha la facoltà di presentare ricorso, e il caso potrebbe eventualmente arrivare fino alla Corte Suprema.

La vicepresidente di Google per la regolamentazione, Lee-Anne Mulholland, ha espresso preoccupazione per l'impatto delle richieste del tribunale sugli utenti e sulla loro privacy, affermando che il caso sarà studiato attentamente. D'altra parte, il capo dell'agenzia antitrust, Gail Slater, ha dichiarato vittoria, sebbene abbia segnalato che l'agenzia sta valutando la possibilità di contestare la decisione per ottenere risultati più tangibili.

Nella sua dichiarazione, Slater ha ricordato che l'amministrazione di Donald Trump aveva iniziato la causa legale contro Google per ristabilire la concorrenza tra milioni di americani che avevano subito gli effetti negativi dell'abuso di Google della sua posizione monopolistica. Ora, con la continuità di questa amministrazione, si possiede uno strumento legale efficace per operare in tal senso. L'agenzia, ha aggiunto, continuerà a esaminare la sentenza per determinare le potenziali opzioni e le prossime mosse del Dipartimento verso una protezione aggiuntiva.

Pubblicato Mercoledì, 03 Settembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 03 Settembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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