Guerra commerciale High-Tech: Cina e USA stringono la morsa sui semiconduttori

Restrizioni all'export di terre rare e software critico minacciano la produzione globale di chip e l'innovazione tecnologica

Guerra commerciale High-Tech: Cina e USA stringono la morsa sui semiconduttori

La settimana appena trascorsa è stata segnata da mosse significative da parte di due protagonisti chiave del mercato globale: la Cina e gli Stati Uniti. Pechino ha annunciato un inasprimento dei controlli sull'export di prodotti contenenti elementi di terre rare di origine cinese, mentre Washington ha minacciato restrizioni all'export di "software critico", oltre a un possibile aumento dei dazi sui beni cinesi fino al 100%. Queste azioni potrebbero avere un impatto profondo sull'industria mondiale dei semiconduttori.

Come riportato da Bloomberg, l'azienda olandese ASML, fornitrice di scanner litografici per i produttori di chip, potrebbe subire ritardi di diverse settimane nelle consegne delle sue attrezzature a causa delle nuove restrizioni imposte dalle autorità cinesi. Apparecchiature di questo tipo, così come quelle prodotte da aziende americane come Applied Materials, contengono laser che utilizzano minerali di terre rare cinesi e magneti basati su tali materiali. ASML sta valutando percorsi alternativi per l'approvvigionamento dei componenti necessari.

Fonti anonime provenienti da un importante fornitore di chip negli USA hanno ammesso che l'aumento dei prezzi dei magneti a base di terre rare avrà un impatto negativo sul loro business. Un altro operatore americano del settore sta ancora valutando l'effetto delle restrizioni cinesi, ma teme una paralisi negli acquisti di materie prime.

Per quanto riguarda le restrizioni americane sull'export di software critico, al momento non ci sono dettagli specifici. Nel maggio scorso, l'amministrazione di Donald Trump aveva già imposto restrizioni sulle forniture di software per la progettazione di circuiti integrati e altri chip alla Cina, nel tentativo di esercitare pressione durante i negoziati commerciali. Tuttavia, tali restrizioni erano state revocate a luglio, a seguito di un ammorbidimento della posizione americana.

La Cina ha per la prima volta esteso le sue restrizioni anche a prodotti che potrebbero non essere fabbricati sul suo territorio. Le nuove regole implicano che i prodotti contenenti anche una minima percentuale di minerali di terre rare di origine cinese necessiteranno di licenze di esportazione da parte della Repubblica Popolare Cinese. Tali restrizioni avranno un impatto diretto sulla produzione di chip avanzati utilizzati nelle infrastrutture di intelligenza artificiale, per non parlare delle applicazioni militari. Queste restrizioni dovranno essere rispettate non solo dalle aziende americane, ma da tutto il mondo.

Oltre a magneti e laser, le terre rare sono utilizzate anche nella produzione di sostanze chimiche impiegate nella fabbricazione di chip. La Cina controlla quasi completamente le forniture globali di samario, gadolinio, terbio, disprosio, lutezio e ittrio, e in misura minore di scandio. Tuttavia, per quest'ultimo elemento, Giappone e Russia sono considerate fonti alternative, e in misura minore anche il Canada.

Alcuni operatori di mercato sperano che l'escalation delle restrizioni commerciali da parte di Cina e USA sia temporanea e mirata a rafforzare le posizioni negoziali in vista di un futuro incontro tra i leader dei due paesi. Tuttavia, alcuni esperti dubitano che la Cina sia in grado di tracciare il contenuto di minime quantità di elementi di terre rare cinesi in prodotti fabbricati all'estero.

Anche le azioni degli Stati Uniti stanno generando preoccupazione sui mercati. L'ex presidente Trump aveva promesso di aumentare i dazi all'importazione sui beni cinesi fino al 130% a partire da novembre. Inoltre, dopo l'introduzione delle restrizioni cinesi sulle forniture di terre rare, aveva minacciato di cancellare del tutto l'incontro con Xi Jinping. La questione delle terre rare era già stata utilizzata dalla Cina come strumento di pressione durante i negoziati commerciali, ma le restrizioni erano state revocate dopo alcune concessioni da parte americana.

Anche la Germania ha espresso preoccupazione per le azioni della Cina e ha iniziato a cercare canali alternativi per l'approvvigionamento di terre rare. Taiwan, dove viene prodotta una parte significativa dei chip avanzati per il mondo intero, dipende da USA, Giappone ed Europa per l'ottenimento di terre rare. Le autorità dell'isola preferiscono per il momento mantenere una posizione neutrale ed evitare dichiarazioni forti.

Pubblicato Lunedì, 13 Ottobre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 13 Ottobre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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