Un'innovativa tecnica sta rivoluzionando lo studio dei nuclei atomici: fisici hanno trasformato una singola molecola in un acceleratore di particelle microscopico. Questo approccio, pubblicato su diverse riviste scientifiche, rappresenta un'alternativa compatta ed efficiente ai tradizionali collisori, che richiedono infrastrutture estese per accelerare le particelle a velocità elevate.
Il team di ricerca ha utilizzato una molecola di monofluoruro di radio, composta da un atomo di radio e uno di fluoro. Questa molecola è stata trasformata in un acceleratore in miniatura, sfruttando gli elettroni dell'atomo di radio come 'sonde' per esplorare il nucleo atomico. Gli scienziati hanno monitorato con precisione le energie degli elettroni nella molecola, rilevando uno spostamento energetico che indicava l'interazione degli elettroni con il nucleo del radio.
Questo metodo apre nuove possibilità per misurare la distribuzione magnetica del nucleo, ovvero come la disposizione di protoni e neutroni ne influenza le proprietà magnetiche. La tecnica offre una sensibilità elevata, permettendo di effettuare misurazioni anche con quantità minime di radio, un elemento radioattivo con un tempo di vita breve. Il radio è particolarmente interessante perché il suo nucleo ha una forma a 'pera' unica, a differenza dei nuclei sferici della maggior parte degli elementi. Questa asimmetria potrebbe amplificare le violazioni delle simmetrie fondamentali, offrendo indizi sulla scomparsa dell'antimateria nell'universo.
La ricerca, guidata da importanti istituti di fisica nucleare, si concentra sull'esplorazione delle proprietà fondamentali della materia. Gli acceleratori di particelle tradizionali, come il Large Hadron Collider (LHC) del CERN, sono strumenti fondamentali per la fisica delle alte energie, ma richiedono ingenti risorse e infrastrutture complesse. Il nuovo approccio offre un'alternativa più accessibile per lo studio dei nuclei atomici, aprendo nuove strade per la ricerca scientifica.
Gli scienziati hanno spiegato che la molecola crea un campo elettrico interno estremamente potente per gli elettroni dell'atomo di radio, agendo come un acceleratore di particelle 'gigante' e aumentando significativamente le possibilità di studiare il nucleo. Questo permette di 'guardare' all'interno del nucleo atomico e cercare risposte a domande fondamentali della fisica moderna, come la predominanza della materia sull'antimateria.
La capacità di manipolare e controllare le molecole con precisione è alla base di questa innovazione. Tecniche avanzate di spettroscopia e manipolazione atomica permettono di creare e studiare molecole complesse, aprendo nuove frontiere nella ricerca scientifica. Questo approccio potrebbe portare a nuove scoperte nel campo della fisica nucleare, con implicazioni per la comprensione della struttura della materia e dell'evoluzione dell'universo. La ricerca futura si concentrerà sull'utilizzo di questa tecnica per studiare altri nuclei atomici e approfondire la comprensione delle forze fondamentali della natura.
In conclusione, la trasformazione di una molecola in un acceleratore di particelle rappresenta un passo avanti significativo nella fisica nucleare. Questo approccio innovativo offre un'alternativa compatta ed efficiente ai tradizionali collisori, aprendo nuove prospettive per lo studio dei nuclei atomici e la ricerca sulla materia oscura e l'antimateria. La ricerca continua a evolversi, promettendo nuove scoperte e una migliore comprensione del nostro universo.
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