Dopo le critiche ricevute lo scorso anno, Coca-Cola ha nuovamente scelto di affidarsi all'intelligenza artificiale per la creazione del suo spot natalizio. L'obiettivo era chiaro: superare le difficoltà incontrate nel 2023 e offrire un prodotto più convincente. Tuttavia, anche quest'anno, il risultato sembra aver diviso il pubblico.
Nel 2023, la pubblicità natalizia di Coca-Cola generata tramite IA aveva suscitato perplessità a causa di incongruenze visive: ruote dei veicoli che non giravano correttamente e volti umani dall'aspetto innaturale. Quest'anno, l'azienda ha optato per una strategia diversa, sostituendo le figure umane realistiche con animali animati tramite IA. Orsi polari, panda e bradipi sono i protagonisti di questa nuova campagna, caratterizzati da movimenti che, sebbene non realistici, appaiono più curati rispetto all'edizione precedente. Va detto, però, che se confrontati con le capacità di generatori avanzati come OpenAI Sora 2 o Google Veo 3, gli effetti visivi dello spot Coca-Cola appaiono un po' datati.
Nonostante le critiche, ci sono anche aspetti positivi da segnalare. Ad esempio, le ruote dei camion ora ruotano effettivamente, a differenza dello spot precedente. Coca-Cola ha confermato la collaborazione con le agenzie Silverside e Secret Level, già coinvolte nel progetto del 2023, come riportato dal Wall Street Journal. Sebbene il costo del progetto non sia stato reso pubblico, si sa che vi hanno lavorato circa cento persone, un numero simile a quello impiegato per la realizzazione di spot tradizionali.
È interessante notare come anche Google abbia recentemente creato la sua prima pubblicità tramite IA. L'utilizzo di questa tecnologia è spesso motivato dalla volontà di accelerare e ridurre i costi di produzione. Questo vale anche per Coca-Cola, come ha spiegato il direttore marketing Manolo Arroyo: "Prima, quando ci occupavamo delle riprese e di tutti i processi standard del progetto, iniziavamo un anno prima. Ora possiamo farlo in circa un mese".
L'approccio di Coca-Cola all'intelligenza artificiale nel marketing evidenzia un cambiamento significativo nel settore pubblicitario. La possibilità di creare contenuti in tempi più brevi e con costi potenzialmente inferiori apre nuove prospettive, ma solleva anche interrogativi sulla qualità e sull'autenticità delle campagne. Il caso di Coca-Cola dimostra che l'IA non è una bacchetta magica e che il successo di una pubblicità dipende ancora dalla creatività e dalla capacità di connettersi con il pubblico. Resta da vedere come evolverà il rapporto tra le aziende e l'intelligenza artificiale nel mondo del marketing e quali saranno le prossime sfide e opportunità.
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