Con l'aumento esponenziale delle reti Wi-Fi nei prossimi anni, la capacità di rete nel range di frequenza a 6 GHz potrebbe esaurirsi rapidamente. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da CableLabs, un'organizzazione non-profit sotto l'egida degli operatori di televisione via cavo. L'analisi suggerisce che si potrebbero verificare perdite di pacchetti fino al 2% e ritardi di oltre 10 millisecondi in scenari di utilizzo intensivo.
La ricerca di CableLabs, basata su una modellazione dettagliata, ha simulato la distribuzione del segnale Wi-Fi in un edificio di dodici piani, ciascuno composto da una decina di appartamenti. Gli esperti hanno assegnato casualmente i canali e la larghezza di banda del range 6 GHz a ciascun appartamento, assicurandosi che nessun canale venisse utilizzato da due appartamenti confinanti. Inoltre, lo studio ha calcolato il numero di dispositivi che potrebbero collegarsi alla rete Wi-Fi domestica e il traffico massimo che ciascun dispositivo potrebbe generare.
Proiettando i risultati nell'arco di cinque anni, i ricercatori hanno tentato di prevedere i potenziali ritardi e le perdite di pacchetti durante i periodi di maggiore attività Wi-Fi. È emerso che, in circa il 30% delle connessioni simulate, il ritardo unilaterale del Wi-Fi potrebbe superare i 10 ms, effetti che si aggravano ulteriormente all'aumentare dei collegamenti simultanei. Diverse attività, come la videochiamata e lo streaming multimediale, potrebbero subire un deterioramento della qualità, mentre per gli appassionati di giochi online, la latenza aggiuntiva potrebbe risultare decisiva.
È importante considerare che i risultati di CableLabs potrebbero risentire di una visione strategica orientata alla sensibilizzazione. Infatti, da tempo l'organizzazione propugna la necessità di assegnare ulteriori bande di frequenza non licenziate per mantenere alta la velocità del Wi-Fi, come evidenziato anche alla luce di questo studio.
In Russia, la questione della saturazione del 6 GHz appare meno critica. Sebbene l'utilizzo di apparecchiature nel range a 6 GHz non sia proibito, la certificazione dei dispositivi Wi-Fi 6E è consentita, mentre quella per il protocollo Wi-Fi 7 è ancora in sospeso. Nonostante questa limitazione, dispositivi compatibili teoricamente potrebbero funzionare, a patto di essere utilizzati con router e smartphone o notebook abilitati.
Rimane tuttavia incerto il supporto per il range di 6 GHz da parte delle apparecchiature stesse sul territorio russo. Alcuni moduli wireless, come quelli Intel AX210 comunemente presenti nei laptop, utilizzano tecnologie come LAR/DRS per determinare il paese di utilizzo del dispositivo. Queste tecnologie verificano se nella UEFI del computer esista un certificato regionale idoneo per abilitare la frequenza a 6 GHz. Tuttavia, data la scarsa frequenza di aggiornamento delle basi dati relative ai certificati, non tutti i dispositivi supportano il Wi-Fi 6 GHz in Russia. Ad esempio, dispositivi Apple come i MacBook e gli iPhone bloccano tale frequenza se rilevano una regione russa. Al contrario, soluzioni con chip Qualcomm e MediaTek riescono a operare senza restrizioni in tale banda.