Il Gen. Michele Carbone, attuale Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), ha recentemente presentato la Relazione 2024 sulla lotta alla criminalità organizzata presso il prestigioso Palazzo Grazioli. Durante l'evento, Carbone ha messo in evidenza quanto la tecnologia stia rivoluzionando le modalità operative delle mafie, spingendole verso strumenti sempre più sofisticati e difficili da intercettare.
Il Generale ha illustrato come le mafie sfruttino le tecnologie digitali, utilizzando piattaforme di comunicazione criptate e avvalendosi della criptografia dei dati per garantire segretezza e impunità nei loro traffici. L'adozione di servizi cloud e di una vasta gamma di criptovalute sono altrettanti strumenti che la criminalità organizzata sfrutta per celare i suoi illeciti sotto una coltre di anonimato e complessità tecnica.
Nuove frontiere come il gaming online diventano campi fertili per attività di riciclaggio e movimento di denaro. Carbone ha spiegato che il settore dei giochi e delle scommesse costituisce una vulnerabilità significativa, con una capacità di infiltrazione mafiosa stimata attorno all'1%. Sebbene questa cifra possa sembrare ridotta, indica comunque un livello di rischio significativo, soprattutto considerando il volume finanziario ingente che caratterizza l'industria del gioco d'azzardo.
La DIA ha risposto a queste sfide mettendo in campo una serie di strategie innovative. L'agenzia sta infatti potenziando le sue capacità di cyber-sorveglianza e migliorando le competenze tecnologiche del proprio personale, al fine di fronteggiare efficacemente le minacce emergenti. Uno dei focus principali è l'analisi avanzata dei dati digitali, impiegando strumenti di intelligenza artificiale e algoritmi di apprendimento automatico per scoprire collegamenti nascosti e prevedere schemi criminali.
Il Generale Carbone ha inoltre rimarcato l'importanza della cooperazione internazionale. Le mafie odierne operano ormai su scala globale, trascendendo confini e nazionalità. La DIA, in tal senso, è fortemente impegnata a rafforzare i legami con le omologhe strutture a livello europeo e mondiale, condividendo informazioni cruciali e mettendo in campo operazioni congiunte per colpire il cuore delle reti criminali internazionali.
Conclusivamente, la Relazione 2024 delinea uno scenario complesso e dinamico, in cui le mafie si evolvono costantemente per sfuggire alla giustizia. La Direzione Investigativa Antimafia è chiamata a restare all'avanguardia, applicando soluzioni tecnologiche all'avanguardia e mantenendo un alto livello di prontezza operativa. Solo attraverso un'azione decisa e concertata, sia a livello nazionale che internazionale, sarà possibile arginare l'ondata delle mafie digitali e proteggere l'economia legale da infiltrazioni insidiose.