Il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) ha recentemente emesso un avvertimento urgente a livello globale riguardo ai crescenti rischi legati ai flussi finanziari illeciti connessi alle criptovalute. Nel suo rapporto di giugno, il GAFI ha chiaramente sottolineato che il problema non si limita più ai semplici trasferimenti digitali ma si estende a settori come il gioco d'azzardo online, aumentando così l’urgenza di un'azione coordinata.
In un'analisi dettagliata degli sforzi mondiali per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo attraverso gli asset virtuali e i fornitori di servizi correlati, il GAFI ha identificato significative lacune nell'applicazione delle normative. Nonostante 99 giurisdizioni lavorino per sviluppare legislazioni adeguate, la difficoltà nel tracciare e regolamentare sia gli operatori che le entità del settore persiste, spesso a causa di sistemi normativi frammentati e incoerenti.
Un aspetto cruciale evidenziato dal GAFI riguarda l’implementazione della “Travel Rule”, che obbliga i fornitori di servizi di criptovalute a raccogliere informazioni sui mittenti e destinatari delle transazioni. Sebbene la norma sia stata accettata da 85 dei 117 paesi valutati, la sua applicazione resta in molti casi inefficace. Di recente, il GAFI ha proposto nuove linee guida per promuovere una migliore supervisione e implementazione di questa regola.
Un altro serio problema individuato è l'uso delle stablecoin da parte di criminali, inclusi regimi sottoposti a sanzioni e gruppi terroristici. L’attività illecita legata a queste criptovalute ha registrato un’impennata nel 2024, con un esempio significativo rappresentato dall'attacco informatico condotto da hacker nordcoreani. Questi attori, usando strumenti sofisticati, sono riusciti a sottrarre circa 1,46 miliardi di dollari dalla piattaforma ByBit, recuperandone meno del 4%. Questo episodio ha messo in risalto la complessità delle operazioni di tracciamento e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza.
Il GAFI ha anche messo sotto i riflettori la rapida diffusione delle criptovalute nell’ambito dei giochi online e delle piattaforme di scommesse. In questi ambienti, le criptovalute sono usate per transazioni come acquisti in-game e trasferimenti peer-to-peer, mentre l’assenza di licenze e la scarsa regolamentazione rappresentano un terreno fertile per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
La minaccia delle truffe legate agli asset virtuali continua a crescere a un ritmo allarmante, con frodi stimate per un valore impressionante di 51 miliardi di dollari nel 2024. Le tecniche di frode si sono evolute, utilizzando strumenti sofisticati come deepfake e truffe romantiche.
Nonostante ci siano stati progressi significativi, il rapporto del GAFI ha rivelato che solo il 29% delle giurisdizioni soddisfa ampiamente la Raccomandazione 15 del GAFI, che estende gli obblighi antiriciclaggio agli asset virtuali. Questa discrepanza nella conformità globale può compromettere la stabilità del sistema finanziario internazionale, sottolineando l'importanza di una coordinazione internazionale per rafforzare le difese contro queste minacce emergenti.