Il TAR conferma la chiusura di una sala giochi a Villa San Giovanni

Il TAR conferma la chiusura di una sala giochi a Villa San Giovanni

Gioco non sicuro: il TAR respinge il ricorso del titolare, sottolineando la gravità delle infrazioni riscontrate

In una decisione che potrebbe rappresentare un precedente nella gestione delle attività commerciali che operano al di fuori delle normative, il TAR Calabria, sezione di Reggio Calabria, ha respinto il ricorso presentato dal titolare di una sala giochi contro il Comune di Villa San Giovanni. Questa sentenza riconferma la legittimità della chiusura imposta dall’amministrazione comunale, che era stata sollecitata da una serie di controlli congiunti tra la Questura e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Durante questi controlli, erano emerse delle irregolarità significative, tra cui la presenza di apparecchiature non conformi e una seconda scheda di gioco non autorizzata, che hanno spinto il Comune a intervenire con la massima urgenza.

L’esercente aveva avanzato un ricorso sostenendo che il procedimento seguito dal Comune fosse viziato da violazioni di carattere procedurale e da una mancanza di proporzionalità nella scelta delle sanzioni. Il titolare suggeriva che avrebbero potuto essere applicate misure meno drastiche, come sanzioni pecuniarie piuttosto che una chiusura immediata. Tuttavia, il TAR ha considerato più che giustificata l'azione del Comune, richiamando l'articolo 10 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), che consente la sospensione o la revoca delle autorizzazioni in presenza di abusi o frodi nella gestione delle attività commerciali.

Il tribunale ha osservato che le infrazioni commesse erano particolarmente gravi non solo a causa della loro natura, ma anche per la vicinanza della sala giochi a luoghi sensibili. Questo contesto ha giustificato la necessità di un intervento drastico da parte del Comune senza il bisogno di ulteriori comunicazioni istruttorie preliminari. La sicurezza pubblica e l’adesione alle leggi locali in materia di gestione delle sale da gioco risultavano prioritari, e la decisione del TAR ne è stata una chiara manifestazione.

A seguito del rigetto del ricorso, al titolare della sala giochi è stato inoltre imposto il pagamento delle spese legali. In particolare, egli è stato condannato a versare 2.000 euro ciascuno al Comune di Villa San Giovanni e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre agli accessori di legge, consolidando ulteriormente la conclusione per cui il comportamento del ricorrente non solo era stato scorretto, ma anche sanzionabile sul piano finanziario.

Questa sentenza sottolinea l'importanza della conformità alle normative vigenti nelle attività legate al gioco e ai beni pubblici: ogni infrazione può portare a conseguenze drastiche e immediate, in quanto l'obiettivo primario delle autorità è garantire un ambiente sicuro e regolamentato, soprattutto in settori che hanno un impatto diretto su comunità vulnerabili.

Pubblicato Martedì, 19 Agosto 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 19 Agosto 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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