Il gioco online illegale e privo di regolamentazioni si sta rapidamente affermando come una delle principali modalità operative della criminalità organizzata transnazionale nel Sud-Est asiatico, un fenomeno che ha ripercussioni che vanno ben oltre i confini regionali. Questa situazione emergente è stata messa in risalto da un nuovo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), intitolato “Inflection Point: Global Implications of Scam Centres, Underground Banking and Illicit Online Marketplaces in Southeast Asia”.
Un giro d'affari pazzesco
Il documento evidenzia come il mercato del gioco illegale in Asia si traduca in un giro d'affari che si aggira attorno a diverse decine di miliardi di dollari all'anno. Una parte crescente di queste entrate proviene da piattaforme di gioco online e casinò situati in zone economiche speciali, come quelle presenti in Myanmar, Laos e Cambogia. Queste aree, caratterizzate da scarse regolamentazioni, offrono un terreno fertile per attività criminali quali riciclaggio di denaro, frodi online e tratta di esseri umani.
Le Pogo
In particolare, le POGO, ovvero i Philippine Offshore Gaming Operators, sono emerse dal 2016 come un esempio emblematico; queste piattaforme hanno attirato centinaia di operatori internazionali, focalizzandosi su una clientela straniera. Tuttavia, le indagini condotte dall'UNODC hanno chiarito che molte di queste piattaforme sono in realtà il fulcro di operazioni illecite, capaci di generare miliardi di dollari in entrate illegali tramite schemi piramidali, scommesse manipolate e un uso sistematico di criptovalute, impiegato per eludere i controlli. Solo nelle Filippine, i dati raccolti hanno evidenziato che nel 2023 erano attive almeno 298 piattaforme di gioco online illegale, collegate a centri operativi clandestini. All'interno di questi luoghi, migliaia di lavoratori — molti dei quali migranti costretti a rimanere contro la loro volontà — sono stati costretti a svolgere ruoli da "scammer" o supporto tecnico per truffe.
Il report
A seguito della stretta del governo di Manila, molti operatori hanno trasferito le loro attività in giurisdizioni più permissive, alimentando la diffusione di questo fenomeno. Il rapporto sottolinea anche che il riciclaggio di denaro attraverso piattaforme di gioco illecite è ormai intrinsecamente legato all'utilizzo di criptovalute, stablecoin e metodi di pagamento non autorizzati, creando un ecosistema criminale digitale particolarmente difficile da tracciare. Le autorità internazionali trovano notevoli difficoltà nell'intervenire in modo efficace, con la problematica principale che risiede nella frammentazione normativa e nella scarsa collaborazione giudiziaria tra i vari Stati coinvolti.
Nella parte conclusiva del report, l'UNODC fa appello ai governi della regione e alla comunità internazionale affinché intervengano con urgenza, proponendo una regolamentazione più severa del settore del gioco online, l'adozione di standard condivisi per il monitoraggio delle criptovalute e un rafforzamento delle reti investigative a livello transfrontaliero. Questa chiamata all'azione mira a contrastare un fenomeno che, se non adeguatamente gestito, continuerà a prosperare e a minacciare la sicurezza e l'integrità economica della regione e oltre.
Fonte: agimeg.it