Napoli, cuore pulsante della Campania, torna al centro del dibattito grazie a una sentenza significativa emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Questa pronuncia ribadisce l'importanza di osservare le normative regionali, soprattutto quelle relative al gioco e alle scommesse, settori spesso sensibili e regolamentati con rigore. La questione trae origine dal ricorso di un imprenditore, gestore di un'attività di Video Lottery Terminal (VLT) in via Brindisi 92, che aspira ad espandere il proprio locale includendo una sezione dedicata alle scommesse. Tuttavia, la sua richiesta è stata prontamente rifiutata dalla Questura, che si è appellata all'articolo 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), strumento cruciale nella regolazione delle nuove aperture nel settore del gioco d'azzardo.
Questo articolo insiste sul rispetto delle regole stabilite dalla legge regionale n. 2/2020, focalizzata sulla tutela delle categorie vulnerabili mediante stretti parametri che limitano la vicinanza a 'luoghi sensibili' come scuole e chiese. La legge, infatti, contiene misure preventive volte a proteggere la salute pubblica dai rischi associati al gioco d'azzardo, spesso motore di patologie gravi come la ludopatia. Al centro del contendere vi è la differenza tra costruzione ex novo di un'attività e ampliamento dell'offerta esistente. L'imprenditore sostiene che la sua richiesta non rappresenti una nuova apertura, bensì un'estensione della stessa, appellandosi alle libertà d'impresa e proporzionalità delle decisioni amministrative. Di fronte a tali argomentazioni, il TAR ha sottolineato con fermezza che il 'distanziometro', ovvero la misura di distanza obbligatoria, si applica anche alle richieste di espansione - salvo il caso di attività completamente autorizzate prima dell'entrata in vigore della legge.
Nella sentenza, i giudici hanno fatto eco alla Corte Costituzionale, che più volte ha sancito la legittimità di queste norme, dando priorità alla protezione della salute pubblica sopra ogni interesse economico. La decisione del giudice amministrativo è arrivata a conferma della linea di rigore adottata dalla regione Campania verso il gioco d'azzardo, respingendo il ricorso del titolare della sala giochi. La questione delle deroghe viene ulteriormente chiarita: solo le attività consolidate prima della nuova normativa possono beneficiare di permessi speciali. Questa sentenza lascia un segno nel dibattito sull'equilibrio tra diritti economici e tutela delle categorie vulnerabili, un tema di crescente urgenza in Italia. Infine, la complessità e novità delle questioni legali trattate giustificano la reciproca compensazione delle spese legali tra le parti. L'importante pronunciamento del TAR riassesta la posizione del diritto rispetto ai diritti di impresa e si fa portavoce di una società più attenta alla salvaguardia dei propri cittadini.