Bove: ok al defibrillatore interno, ma in Italia non potrà giocare

Bove: ok al defibrillatore interno, ma in Italia non potrà giocare

Secondo il quotidiano già oggi, o al limite domani, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare un defibrillatore cardiaco sottopelle al centrocampista della Fiorentina

Ieri sera ha visto sul cellulare la partita dei suoi compagni contro l'Empoli e ora quali sono i prossimi passi per Edoardo Bove? Sulle condizioni e sul futuro del centrocampista della Fiorentina ci sono ancora poche certezze, ma La Repubblica edizione fiorentina scrive che in attesa dei risultati degli esami genetici dei test che arriveranno nelle prossime settimane, è stata fatta una risonanza che avrebbe trovato un'area del cuore , il ventricolo sinistro, con una cicatrice, dalla quale potrebbe generare la crisi elettrica.

 Com'è possibile che nonostante il calciatore abbia svolto per anni le visite di idoneità agonistica e nonostante dopo il Covid del 2020 - su indicazione dello staff sanitario della Roma - sia stato regolarmente sottoposto a risonanza magnetica, questa cicatrice non sia mai stata vista lo spiega La Gazzetta dello Sport, secondo cui con la risonanza non si può essere certi al cento per cento che le cicatrici (molto più che visibili invece dopo l'arresto cardiaco) si mostrino.

 Fin qui il presente e il passato, ma il futuro di Bove? Già oggi o al limite domani, scrive La Repubblica, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare al centrocampista della Fiorentina un defibrillatore cardiaco sottopelle. 

Un dispositivo che permette di tenere sotto controllo gli eventuali sbalzi del cuore il cui utilizzo è previsto dalle linee guida internazionali per le persone che hanno avuto un arresto cardiaco causato da un'aritmia che ha provocato una fibrillazione per la quale è stata necessaria una defibrillazione Secondo il quotidiano, già oggi oppure domani dovrebbe essere fatto l'intervento in anestesia locale necessario per sistemare il defibrillatore e con quello Bove potrà condurre una vita del tutto normale, ma è presto per dire se potrà tornare a giocare e comunque non potrà farlo nel campionato italiano. Le normative italiane sono infatti molto stringenti: per avere l'idoneità agonistica devono trascorrere almeno sei mesi dall'impianto e nel nostro paese viene concessa l'idoneità a chi ha l'ICD solo per sforzi moderati e che non prevedono contatti con gli avversari perché l'impianto potrebbe comunque rompersi.

FONTE: Sportmediaset

Marco P.

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