È il decimo minuto del primo tempo quando Edoardo Bove e Denzel Dumfries si scontrano nell’area della Fiorentina. Si prendono a vicenda, le maglie si tendono, e finiscono a terra. L’arbitro assegna un fallo contro Dumfries. Bove si rialza con la maglia strappata, toccandosi il fianco, forse a causa di un colpo o della caduta. Un inserviente della Fiorentina gli porge una maglia nuova, che Edoardo indossa a bordo campo, mentre quella strappata viene lanciata ai tifosi. Già dai primi segnali, il ragazzo avverte giramenti di testa. Si riprende il gioco. Al 17° minuto, Lautaro segna, ma il guardalinee segnala che Dumfries ha controllato la palla fuori. Inizia una discussione sul fatto che la bandierina fosse alzata o meno.
Il dramma: il defibrillatore riavvia il cuore fermo
Poco distante, davanti alla panchina dell’Inter, si verifica un dramma: Edoardo si piega, come per allacciarsi le scarpe, ma in realtà sta cercando stabilità perché avverte vertigini. Dopo qualche istante, cerca di rialzarsi accanto a Dumfries, ma ogni passo sembra pesante. Infine, crolla ai piedi di Calhanoglu. La caduta non è immediata, sembra quasi preparata. Ha perso conoscenza.
Inzaghi corre dalla panchina, scivola e cade. I medici delle due squadre accorrono, i giocatori si radunano attorno a lui. La tensione rende tutto più lento. Un'ambulanza si avvicina, ma non può entrare in campo. Gosens batte sui vetri, Ranieri afferra un medico, qualcuno piange, molti urlano, Dimarco è visibilmente scosso. I barellieri attraversano il campo di corsa, caricano Edoardo sull'ambulanza. Il defibrillatore riavvia il cuore fermo. I cinque minuti prima che l'ambulanza riparta verso l’ospedale Careggi sembrano interminabili. Comuzzo cammina con la testa tra le mani, mentre Dodò è seduto a terra. Bastoni consola l'amico Colpani. L'arbitro Daniele Doveri è pallido e sconvolto. Il pubblico del Franchi resta in attesa di notizie, che arrivano finalmente: Edoardo è cosciente e respira autonomamente. Subito dopo, viene annunciato il rinvio della partita. In serata, un bollettino ufficiale conferma che Edoardo è in terapia intensiva, stabile, senza danni acuti rilevati. Lo sport, che spesso associamo a corpi sani, può comunque essere teatro di eventi drammatici. Ora tutti tifano per la salute di Edoardo, il resto passa in secondo piano.
Fonte: gazzetta.it