L'Italia di Gennaro Gattuso si è ritrovata a Coverciano per preparare le decisive sfide di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 contro Moldova e Norvegia. Il CT ha subito chiarito l'approccio: "Non sarà una scampagnata, non siamo qui per fare i turisti. Voglio massimo impegno perché indossiamo la maglia azzurra. Darò spazio a chi ne ha avuto meno nella prima partita, poi cambieremo ancora. Dobbiamo pensare a noi, non alla Norvegia, e farci trovare pronti".
Gattuso ha sottolineato l'importanza di avere una squadra versatile: "Quando una squadra sa giocare con più moduli è un vantaggio. Avremo due formazioni con approcci diversi". E ha aggiunto: "Per me la partita con la Moldova è più importante di quella con la Norvegia, che si prepara da sola. La Norvegia ha caratteristiche che possono metterti in difficoltà ed è in un ottimo momento. La nostra sfortuna è aver trovato una Norvegia così in forma, ma quella gara si prepara da sola. Dobbiamo stare attentissimi alla Moldova".
A proposito delle convocazioni, Gattuso ha spiegato: "Giocatori come Zaniolo, Palestra e tanti altri hanno fatto cose interessanti. Le scelte sono fatte con un criterio e mi piace lavorare con chi è qui da un po', ma le porte di Coverciano sono aperte a tutti". Riguardo all'assenza di Chiesa, ha dichiarato: "Parlo spesso con lui e rispetto le sue scelte e i suoi problemi. So bene cosa ci diciamo, devo rispettare ciò che mi dice il giocatore. È assente per sua scelta". Su Berardi: "È come gli altri, nessuno nega le sue qualità. Lo sto seguendo e so cosa può darci, ma poi faccio delle scelte".
Guardando al futuro e alla possibilità di stage per la Nazionale, Gattuso ha detto: "Anticipare l'ultima giornata prima dei play-off di marzo non è possibile. Questo mese abbiamo lavorato intensamente su tutto il programma. Forse a febbraio potremmo trovare uno spazio per un paio di giorni, se i calendari lo permetteranno. Altrimenti, sarò bravo ad andare a trovare i ragazzi, a cena con loro, per gestire la situazione". Ha poi aggiunto: "Stiamo lavorando con la Lega Serie A per trovare una soluzione, ma è difficile. Siamo all'undicesima giornata e ci ritroveremo alla trentesima, è tanto tempo".
Sul ruolo di regista, Gattuso ha le idee chiare: "Barella è con noi, ma non giocherà la prima partita. Ho parlato con Tonali e difficilmente potrà giocare con la Norvegia perché è diffidato. Locatelli per me è un regista, come Ricci, che può fare anche la mezzala". Riguardo all'assenza di Kean, ha spiegato: "Non doveva giocare in Coppa, ma l'hanno schierato, ha rischiato e si è fatto male dove aveva già fastidio. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti che ci daranno una mano".
Infine, sul match con la Moldova e su Scamacca: "Mi aspetto una gara difficile, cambieremo qualcosa. La trappola è sempre dietro l'angolo. Scamacca non deve dimostrarmi nulla, sa cosa voglio dagli allenamenti. Se è qui è perché credo in lui. Ha avuto momenti difficili, ma è un giocatore che sa fare cose importanti".
Gattuso ha concluso parlando di moduli e allenatori: "L'Italia è più pericolosa con due punte, ma bisogna anche coprirsi. In Serie A mi piace il coraggio di Italiano e Gasperini. Mancini nelle ultime partite sembra Cafù, un pendolino. Anche Italiano non ha paura". Ha poi elogiato Calafiori per la sua versatilità e Gabbia per la sua crescita. Infine, ha commentato la presunta crisi di talenti nel calcio italiano: "In Premier League fanno un altro sport per i soldi che hanno. Ma in Italia abbiamo allenatori preparatissimi. In Serie A, se non ti inventi la giocata è difficile. Nelle prime 5-6 squadre ci sono giocatori interessanti, la mia difficoltà è scegliere". Ha chiuso parlando del poco spazio concesso a Esposito e Raspadori: "Pio non può sbagliare nulla perché è giovane e deve dimostrare. Anche Raspadori rientra in questo discorso: è fortissimo e mi dispiace che giochi poco. Avere stadi più belli aiuterebbe".
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