In un momento di transizione per la Juventus, con l'ennesimo cambio in panchina dopo l'addio di Igor Tudor, l'attaccante Dusan Vlahovic ha lanciato un appello alla responsabilità collettiva. Al termine della vittoriosa partita contro l'Udinese, il serbo ha dichiarato in conferenza stampa: 'Abbiamo cambiato tre allenatori in un anno e mezzo, incolpare sempre una persona non è giusto: la colpa è di tutti, dobbiamo parlare meno e fare di più'. Parole che suonano come un'autocritica e un invito a compattarsi in vista dell'arrivo del nuovo tecnico, presumibilmente Luciano Spalletti, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali da parte della società. La situazione in casa Juventus appare complessa, con un ambiente che necessita di stabilità e di una guida tecnica capace di valorizzare il potenziale della rosa. L'esonero di Tudor ha rappresentato un ulteriore scossone, ma Vlahovic sembra determinato a invertire la rotta.
'Ringrazio Igor per ciò che ha fatto e gli mando un grande in bocca al lupo - ha aggiunto l'attaccante - e noi dovevamo mandare un segnale: lo abbiamo fatto, adesso però dobbiamo confermarci perché altrimenti non serve a nulla'. Un messaggio chiaro e diretto, che sottolinea l'importanza di dare continuità ai risultati per risollevare il morale e la classifica della squadra. Anche Federico Gatti, autore di uno dei gol contro l'Udinese, ha ribadito il concetto di unità: 'La vittoria era la cosa più importante, contavano solo i tre punti - ha spiegato il difensore - e l'obiettivo era ritrovare certezze. Un messaggio al nuovo allenatore? Siamo un gruppo unito, ci metteremo il 120%'. Il giovane Kenan Yildiz, a segno su rigore nel finale, ha aggiunto: 'Era un momento difficile, ma la stagione è ancora lunga e ci sono tante partite davanti a noi'.
Le dichiarazioni dei giocatori bianconeri evidenziano la volontà di reagire alle difficoltà e di affrontare le prossime sfide con spirito di sacrificio e determinazione. L'arrivo di un nuovo allenatore rappresenta un'opportunità per ripartire e per costruire un progetto vincente, ma sarà fondamentale l'apporto di tutti i componenti della squadra, dai senatori ai giovani talenti. La Juventus è chiamata a dimostrare sul campo di essere una squadra unita e coesa, capace di superare gli ostacoli e di raggiungere i propri obiettivi. La piazza attende con ansia di conoscere il nome del nuovo tecnico e di vedere la squadra tornare a competere ai massimi livelli. Il campionato italiano è ancora lungo e la Juventus ha tutte le carte in regola per dire la sua, ma servirà un cambio di mentalità e un maggiore impegno da parte di tutti. Le parole di Vlahovic, Gatti e Yildiz rappresentano un segnale positivo, ma ora è il momento di trasformare le parole in fatti.
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