La Lazio si trova ad un bivio cruciale mentre fa i conti con un bilancio deficitario che ha avuto ripercussioni significative sul mercato estivo. Alla chiusura dell'esercizio al 30 giugno 2025, il club ha registrato una perdita netta di 17,1 milioni di euro, un patrimonio netto negativo di 16,8 milioni e un indebitamento complessivo di 66,3 milioni di euro. Questi numeri allarmanti impongono al presidente Claudio Lotito un doppio intervento: uno volto alla stabilizzazione economico-finanziaria e l'altro mirato al consolidamento tecnico della squadra.
Dopo aver sperimentato un utile record nel 2024, Lotito è determinato a riportare in positivo i conti della società. Tuttavia, questo obiettivo ambizioso deve conciliarsi con l'esigenza di non indebolire la squadra guidata da Maurizio Sarri, il quale reclama innesti di qualità per restare competitivo. Durante l'estate, il blocco del mercato ha impedito di piazzare gli esuberi rimasti a Formello, mettendo ulteriori paletti alle operazioni. Tuttavia, le cessioni di giocatori come Louka Tchaouna e Nicolò Casale hanno già consentito di incassare circa 7 milioni di euro e garantito un risparmio salariale di 2,5 milioni. Lotito è impegnato inoltre a cercare nuove entrate, puntando soprattutto sugli sponsor e sui crediti esigibili ancora fermi.
Un punto cruciale sarà il mercato di gennaio, che dipenderà dal verdetto della Covisoc. Entro la fine di novembre, infatti, si saprà se la Lazio potrà operare liberamente o se sarà costretta a rispettare un rigido saldo zero. Nel frattempo, il direttore sportivo Fabiani e l'allenatore Sarri stanno lavorando per individuare le priorità di mercato. Si parla dell'acquisto di almeno una mezzala, o addirittura due centrocampisti, e di un'ala destra qualora si concretizzasse l'addio di Matteo Cancellieri.
Due sono le direttrici possibili: da una parte, vendere alcuni elementi come Mikel Mandas e Samuel Gigot per finanziare nuovi acquisti; dall’altra, sfruttare la formula dei prestiti con diritto o obbligo di riscatto. Lotito è cosciente però che già dal 2026 il club dovrà affrontare un'altra sfida: mantenere il rapporto tra costi e ricavi entro la soglia del 70%. Tra scadenze contrattuali e potenziali uscite, l'organizzazione punta a risparmiare circa 20 milioni di euro all'anno.
Il futuro della Lazio sembra quindi destinato a vivere una sorta di rivoluzione, che sarà però effettuata cercando di bilanciare le esigenze di bilancio con quelle di campo. Sarri, dal canto suo, avrà il compito di guidare una squadra che dovrà diventare più competitiva ma anche sostenibile dal punto di vista finanziario. Lotito, intanto, si prepara a prendere decisioni cruciali per garantire che il viaggio del club rimanga sulla rotta della sicurezza economica, senza perdere di vista l'ambizione sportiva.