Una decisione che ha suscitato perplessità e critiche sia tra i tifosi che tra i protagonisti del calcio italiano. Il derby lombardo tra Milan e Como, una sfida attesissima da appassionati e sportivi, si terrà in modo straordinario a Perth, in Australia. Questa decisione è stata presa dalla Lega Calcio per liberare lo storico stadio di San Siro in vista delle Olimpiadi Invernali che si terranno tra Milano e Cortina dal 6 al 22 febbraio 2026.
Il centrocampista francese Adrien Rabiot è stato tra i primi a esprimere il suo dissenso, definendo la situazione come "totalmente assurda". Secondo Rabiot, infatti, far volare due squadre italiane in Oceania per una gara di campionato non è solo logisticamente sfidante, ma mette anche a dura prova la gestione della salute e del riposo dei calciatori. "Sono accordi economici per assicurare visibilità al campionato", ha commentato l'ex giocatore del Marsiglia in un'intervista a Le Figaro. Malgrado le critiche, Rabiot ha riconosciuto che, come spesso accade in questi casi, i giocatori devono adattarsi alle decisioni degli organi superiori.
Questa partita ha anche avuto l'approvazione della Uefa che, in deroga alle usuali regolamentazioni, ha deciso di autorizzare lo svolgimento del match di Serie A al di fuori dei confini europei. Tale decisione riflette l'interesse crescente per il calcio europeo in mercati emergenti come l'Australia. Tuttavia, l'aspetto economico risulta essere uno dei fattori predominanti dietro questa iniziativa. Pare che l'operazione valga ben 12 milioni di euro, cifra che verrà distribuita tra tutte le squadre della Serie A, incrementando così l'interesse finanziario attorno all'evento.
Nonostante le polemiche, Rabiot non ha mancato di condividere i suoi desideri per il futuro, ambendo a lasciare un segno indelebile nel club rossonero. "Spero di fare grandi cose, vincere titoli, in un club così storico e mitico. Voglio lasciare il segno", ha dichiarato. Inoltre, ha colto l'occasione per elogiare il suo compagno di squadra Luka Modric. A 40 anni, il centrocampista croato continua a sorprendere per la sua professionalità e dedizione, caratteristiche che Rabiot considera un esempio per tutti i giovani calciatori. "Mi ha soprattutto stupito", ha confessato Rabiot, "Il suo impegno è impressionante e umile, sempre al 100%".
Il caso del derby a Perth si inserisce in un contesto più ampio, in cui il calcio sta cercando di espandere i propri confini oltre le tradizionali barriere geografiche. Rimane da vedere se questa tendenza incontrerà il favore del pubblico o se genererà ulteriori controversie. Per ora, l'occasione rappresenta per molti una nuova opportunità di visibilità internazionale, ma non manca di sollevare domande sull'equilibrio tra interessi economici e il benessere degli atleti.