Bastian Schweinsteiger, iconico ex centrocampista della nazionale tedesca, non ha usato mezzi termini nel criticare aspramente la sua ex squadra dopo la schiacciante sconfitta per 2-0 subita contro la Slovacchia allenata da Calzona. La partita, uno dei primi incontri nel cammino di qualificazione verso il Mondiale 2026, ha suscitato un'ondata di preoccupazioni e commenti negativi tra i sostenitori e gli esperti di calcio in Germania. La prestazione deludente della squadra guidata da Julian Nagelsmann è stata segnalata come un potenziale campanello d'allarme, soprattutto in vista delle sfide future.
Schweinsteiger, parlando a Sky Sports, ha dichiarato senza mezzi termini: "Giocando in questo modo possiamo davvero dimenticarci di qualificarci per la Coppa del Mondo." Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: la Germania, per il momento, non sembra all'altezza delle aspettative. Il suo giudizio non si ferma qui: si è detto profondamente deluso dalla mancanza di incisività e determinazione della squadra, sottolineando che il loro atteggiamento in campo è stato ben lungi da ciò che ci si aspetta da una formazione di questo calibro.
L'ex campione ha continuato la sua analisi spiegando come, durante tutta la partita, non abbia mai realmente creduto in una possibile vittoria della sua ex squadra. "Non ne è venuto fuori niente," ha affermato, aggiungendo che i tedeschi non sono riusciti a creare vere occasioni o a mettere in difficoltà l'avversario. "Il linguaggio del corpo ha fatto capire molto: dopo il primo gol subito, i nostri si sono subito arresi," ha continuato Schweinsteiger.
Uno degli aspetti maggiormente criticati da Schweinsteiger è stata la mancanza di quel fervore e impegno che hanno sempre contraddistinto le sue apparizioni in nazionale. "In tutte le 121 partite giocate per la Germania, ho sempre cercato di offrire il meglio di me," ha precisato, esortando gli attuali giocatori a fare altrettanto. Ed è proprio sull'atteggiamento che Schweinsteiger ha puntato il dito: indossando la maglia tedesca, ha spiegato, si dovrebbe avvertire un senso di responsabilità e orgoglio che porta a dare tutto in campo, indipendentemente dal tipo di partita.
Queste dichiarazioni, condivise ampiamente sui media e sui social, hanno già acceso un dibattito acceso tra esperti e tifosi. Molti si chiedono se le osservazioni di Schweinsteiger possano spronare la squadra a migliorare o se rischino di mettere ulteriore pressione su di essa. Quello che è certo è che la strada verso il Mondiale 2026 è ancora lunga e tortuosa, e che un cambiamento di rotta diventa necessario se la Germania intende davvero brillare sulla scena internazionale.