Da tempo le autorità americane sollecitano i propri alleati geopolitici a rinunciare all'uso di apparecchiature delle società cinesi Huawei e ZTE nelle infrastrutture delle reti di comunicazione. Tuttavia, la loro integrazione è così profonda che tali misure possono essere considerate solo in prospettiva futura. Ora, la Germania si prepara a fare un passo decisivo verso l'indipendenza tecnologica, con l'obiettivo di escludere le aziende cinesi dalla costruzione delle reti di nuova generazione.
Il cancelliere federale tedesco, Friedrich Merz, ha espresso chiaramente questa intenzione durante una conferenza a Berlino. "Noi del governo abbiamo deciso che è necessario sostituire, ove possibile, i componenti importati con quelli prodotti internamente, ad esempio nelle reti 5G. E non permetteremo l'utilizzo di alcun componente proveniente dalla Cina nelle reti 6G", ha dichiarato Merz. Già nel corso dell'anno precedente, le autorità tedesche avevano ordinato agli operatori di telecomunicazioni locali di rimuovere le apparecchiature Huawei dalla loro infrastruttura, adducendo rischi per la sicurezza nazionale.
Attualmente, il governo sta valutando l'utilizzo di fondi pubblici per risarcire Deutsche Telekom e altri operatori, al fine di agevolare la rimozione delle apparecchiature dei fornitori cinesi dalle reti già operative. Secondo quanto riferito da Merz, la questione dell'abbandono delle tecnologie cinesi sarà affrontata durante un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, la prossima settimana, incentrato sulla sovranità digitale. "Discuteremo con il settore su cosa si può fare, non solo per ottenere l'indipendenza dalla Cina, ma anche, ad esempio, dagli Stati Uniti, nonché dalle grandi aziende tecnologiche", ha sottolineato Merz.
Il cancelliere tedesco ha riconosciuto l'importanza di mantenere i rapporti commerciali con la Cina, che rimane il secondo partner commerciale della Germania. "Non possiamo farne a meno. La Cina non può farne a meno, ma noi lo siamo ancora meno capaci", ha affermato Merz. Tuttavia, ha avvertito le imprese tedesche che il governo non sarà sempre in grado di proteggerle nelle loro interazioni con la Cina, invitandole a valutare attentamente i rischi connessi. Il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, si recherà in Cina la prossima settimana per dei colloqui, come riportato da Bloomberg. La strategia tedesca riflette una crescente consapevolezza a livello globale riguardo alla necessità di bilanciare la dipendenza economica con la sicurezza nazionale e la protezione degli interessi strategici nel settore tecnologico.
La decisione della Germania di escludere Huawei e ZTE dalle reti 6G rappresenta un punto di svolta significativo nel panorama tecnologico e geopolitico europeo. Questo approccio, che mira a rafforzare la sovranità digitale e ridurre la dipendenza da fornitori esteri, potrebbe influenzare le politiche di altri paesi e accelerare la diversificazione delle catene di approvvigionamento nel settore delle telecomunicazioni. Resta da vedere come questa strategia si concretizzerà nei prossimi anni e quali saranno le implicazioni per la competitività e l'innovazione nel mercato globale del 6G. La Germania, con questa mossa, si posiziona come un leader nella ricerca di un equilibrio tra opportunità economiche e sicurezza nazionale, un tema sempre più cruciale nell'era digitale.
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