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Clamoroso scossone in casa Fiorentina: Stefano Pioli non è più l'allenatore della squadra. L'esonero è stato ufficializzato nella mattinata del 4 Novembre 2025, ponendo fine alla sua seconda esperienza sulla panchina viola, iniziata solo pochi mesi prima. La decisione, maturata dopo un acceso confronto tra il tecnico e la dirigenza, apre ora le porte all'arrivo di Roberto D'Aversa, indicato come il principale candidato alla successione.
La situazione si è fatta incandescente nelle ultime settimane, con la Fiorentina inchiodata all'ultimo posto in classifica in Serie A. Un avvio di stagione disastroso, con zero vittorie nelle prime dieci giornate, ha pesato come un macigno sul destino di Pioli. Nemmeno il pur positivo cammino in Conference League, con quattro successi tra preliminari e fase a gironi, è valso a salvargli la panchina. La proprietà, guidata da Rocco Commisso, ha dunque optato per un cambio di guida tecnica, nella speranza di dare una scossa all'ambiente e invertire la rotta.
Alla base dell'esonero, oltre ai risultati negativi sul campo, ci sarebbe stato anche un disaccordo economico tra Pioli e la società. Il tecnico, infatti, non avrebbe accettato una riduzione della buonuscita, pari a circa 5 milioni di euro, che gli spettava in caso di risoluzione anticipata del contratto. Una presa di posizione che ha irritato Commisso, il quale alla fine ha dato il via libera all'esonero, pur di voltare pagina. Pioli era tornato a Firenze questa estate dopo una breve parentesi all'Al Nassr in Arabia Saudita, firmando un contratto fino al 2028 da 5 milioni di euro lordi all'anno. Un investimento importante, rivelatosi però un fallimento.
"ACF Fiorentina comunica che Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile", recita il comunicato ufficiale del club. "La Società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro". In attesa dell'arrivo di D'Aversa, la squadra è stata affidata ad interim a Daniele Galloppa, attuale allenatore della Primavera.
Il nodo cruciale della vicenda è stato rappresentato dalla buonuscita di 5 milioni di euro. La Fiorentina avrebbe preferito una separazione consensuale, con le dimissioni del tecnico, per evitare di dover sborsare l'intera cifra prevista dal contratto. Tuttavia, Pioli si è mostrato irremovibile, chiedendo il pagamento integrale della buonuscita. Una posizione che ha mandato su tutte le furie Commisso, costretto a concedere l'esonero con un extra-budget da destinare al nuovo allenatore.
Ora, l'attenzione si sposta sul futuro: chi sarà il nuovo allenatore della Fiorentina? Il nome più caldo è quello di Roberto D'Aversa, reduce da una positiva esperienza alla guida della Sampdoria. Il tecnico abruzzese sembra essere in pole position per raccogliere l'eredità di Pioli e provare a risollevare le sorti della squadra viola. La piazza di Firenze, delusa e amareggiata, si aspetta un cambio di rotta immediato e una guida capace di valorizzare il talento dei giocatori a disposizione.
