Oleksandr Zinchenko, terzino dell'Arsenal, ha descritto la stagione passata come la peggiore della sua carriera da professionista. In una riflessione contenuta nella sua autobiografia 'Belive', Zinchenko esprime il suo desiderio di giocare con maggiore continuità, ritenendo che il suo scarso impiego abbia minato il suo ruolo all'interno della squadra.
Poco stimolato dalla scarsa presenza in campo, Zinchenko ammette: "Ero completamente fuori dall'undici titolare, salvo qualche partita isolata. Un calciatore che non gioca è inesistente". Tuttavia, piuttosto che incolpare gli altri, il terzino si assume la piena responsabilità della sua situazione, affermando: "Non sono mai stato uno che va dall'allenatore a lamentarsi o a fare domande. Se non gioco, significa che non ho lavorato abbastanza o non ho reso bene".
La scorsa stagione il difensore ucraino, classe '96, ha infatti collezionato solamente 15 presenze in Premier League, partendo da titolare solo cinque volte. Questo scarso utilizzo è stato dettato dalla forte concorrenza interna, in particolare del neo acquisto Riccardo Calafiori e dell’emergente Myles Lewis-Skelly.
Di fronte a questi ostacoli, Zinchenko ha deciso di rivalutare il suo futuro. Con il mercato dei trasferimenti ancora aperto per qualche settimana, il terzino è in cerca di nuove opportunità per ritornare a godersi il gioco e sorridere al rientro a casa. Una delle possibili destinazioni sembra essere il Napoli in Italia, una squadra che potrebbe offrirgli quello spazio di cui ha tanto bisogno.
L'eventuale trasferimento di Zinchenko è supportato non solo dal desiderio personale di rivalsa, ma anche dalla necessità di una continuità sul campo, vitale per qualsiasi calciatore che miri a far brillare il proprio talento. In una carriera caratterizzata da alti e bassi, Zinchenko continua a dimostrare una mentalità orientata al miglioramento personale, sottolineando il suo amore per il calcio e la voglia di mettersi in gioco per tornare ai livelli più alti.