A fine settembre, si è diffusa la notizia che dopo numerosi tentativi di adeguarsi ai requisiti di Nvidia per le memorie HBM3E, la sudcoreana Samsung Electronics ha finalmente raggiunto l'obiettivo, ottenendo il diritto di rifornire il gigante dei semiconduttori. Recentemente, i media sudcoreani hanno riportato che Nvidia ha formalizzato in una lettera le sue intenzioni al leader effettivo di Samsung, Lee Jae-yong.
Da quanto emerge dalla testata News1 Korea, il fondatore e CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha scritto al presidente del consiglio di amministrazione di Samsung Electronics, garantendo l'intenzione di acquistare regolarmente i chipset HBM3E a 12 strati per integrare i loro acceleratori della linea GB300. Le trattative per entrare nella catena di approvvigionamento di Nvidia con questo tipo di memoria da parte di Samsung erano in corso da circa un anno e sette mesi. Già a marzo dello scorso anno, Jensen Huang aveva firmato simbolicamente un chip HBM3E prodotto da Samsung con la sua approvazione, ma le offerte della compagnia non soddisfacevano i rigorosi requisiti di Nvidia fino al mese scorso.
All'inizio di quest'anno, Samsung ha offerto a Nvidia chip HBM3E notevolmente rivisti, e il processo di certificazione ha preso una piega positiva. Tuttavia, i concorrenti di Samsung hanno preso un vantaggio significativo in questo mercato. La SK hynix aveva già iniziato a fornire i suoi chip HBM3E a 12 strati a Nvidia già da settembre dello scorso anno, seguita da Micron Technology a febbraio di quest'anno. Guardando ai piani di Nvidia, la memoria HBM3E sta avvicinandosi al termine del suo ciclo di vita, quindi le possibilità di Samsung di trarre profitti consistenti da queste forniture sono limitate. Tuttavia, Samsung sta già offrendo ai suoi clienti campioni delle più avanzate memorie HBM4 e con la loro certificazione potrebbe ottenere successi maggiori di quelli avuti con l'HBM3E.
Nel frattempo, è emerso che Samsung ha acquistato da Nvidia circa 50.000 acceleratori di calcolo. Questa mossa è vista come un passo avanti nello sviluppo delle soluzioni proprietarie nel campo dell'intelligenza artificiale e nella realizzazione di un progetto congiunto con OpenAI per costruire un centro di calcolo specializzato in Corea del Sud.